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Proteste e saccheggi in Cile, che finora era stato il Paese più prospero e stabile dell'America Latina hanno causato tre vittime ieri e si sono diffusi in altre città oltre alla capitale, nonostante il presidente cileno, Sebastian Pinera, abbia annullato l'aumento previsto delle tariffe della metropolitana, alla base dei disordini.

Tre persone sono state trovate morte in un supermercato nel distretto di Santiago di San Bernardo dopo che i saccheggiatori hanno dato alle fiamme il negozio, hanno riferito le autorità. Le proteste partite dalla capitale, una città con 6,7 milioni di abitanti, si sono diffuse anche nelle città di Valparaiso sulla costa pacifica e Concepcion, 300 miglia a sud di Santiago. I voli in programma all'Aeroporto Internazionale della capitale hanno subito ritardi o sono stati cancellati e centinaia di passeggeri hanno trascorso la notte dormendo a terra.

E' stato dichiarato lo stato di emergenza a Santiago e in cinque province, imposto il coprifuoco nella capitale e a Concepcion, mentre le autorità cercano di controllare i disordini che hanno portato a 716 arresti e al ferimento di 72 ufficiali di polizia, ha dichiarato il ministro degli Interni, Andres Chadwick. I dimostranti hanno vandalizzato le stazioni della metropolitana della capitale e appiccato il fuoco ad autobus, negozi e alla sede di Enel Cile.

Il Governo ha risposto con il dispiegamento della polizia, dell'esercito e di mezzi corazzati, che, nella mente di alcuni cileni, portano alla memoria l'era dittatoriale di Augusto Pinochet degli anni '70, quando è stata utilizzata la forza militare per controllare il Paese.

Se è stato l'incremento delle tariffe dei mezzi pubblici ad avere provocato lo scoppio delle proteste, i cileni intervistati hanno attribuito il malessere all'alto costo della vita, alle pensioni basse e alla distanza del Governo di centrodestra cileno dal popolo. "Tutto quello che sta succedendo non è colpa delle tariffe ma di una serie di ingiustizie che durano da anni", ha detto un manifestante.

Constanza Uribe, studentessa universitaria che ha preso parte alle proteste, ha parlato di disparità di reddito e delle poche opportunità per la popolazione più povera. "L'aumento dei prezzi della metro è stato soltanto l'ultimo evento che ha portato tutto quanto a esplodere", ha detto la ragazza, la quale, in riferimento alla violenza e alla distruzione di questi giorni, ha risposto che è un segnale che punta a mandare un messaggio.

Il presidente cileno ha dichiarato sabato che l'escalation della violenza non gli ha lasciato altra scelta se non quella di usare i poteri di emergenza per cercare di reprimerla. Tuttavia, ha anche annunciato di essere aperto al dialogo, sebbene non appare chiaro con chi, dato che sembra che non ci sia una struttura gerarchica nelle proteste. "Ho ascoltato con umiltà", ha dichiaro Pinera nell'annunciare l'eliminazione dell'aumento delle tariffe precedentemente stabilito.

fux

(END) Dow Jones Newswires

October 21, 2019 05:31 ET (09:31 GMT)

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