"Dalle indagini è emersa una profonda difformità per quanto riguarda la produzione del polimero di Bio On".

Lo ha affermato il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, nel corso della conferenza stampa sull'operazione condotta dalla Gdf "Pastic Bubbles" che ha visto coinvolta la società quotata sull'Aim.

"Non ci interessa il giudizio nel merito del prodotto di Bio-on (polimero, ndr)", ha sottolineato. "Quello che ci interessava era la gestione della società che è un tema sensibile".

"L'indagine si è concentrata prevalentemente su due aspetti: il primo è la modalità con cui venivano rappresentati nei bilanci e all'esterno i ricavi dell'attività che provenivano dalle licenze del prodotto nei confronti di società che erano costituite ad hoc. Il secondo riguardava la potenzialità produttiva dello stabilimento di Castel San Pietro Terme. Abbiamo notato delle situazioni che destavano molte perplessità che inizialmente avevano dei rilievi civili e amministrativi e poi diventati penali", ha proseguito.

"In particolare il sito di San Pietro veniva rappresentato all'esterno con comunicazioni ufficiali che avevano effetti importanti sulla società. Nel dettaglio i manager sostenevano che lo stabilimento era in grado di produrre mille tonnellate l'anno del polimero. Dopo le nostre indagini è emerso che c'era una difformità sostanziale perché la produzione era di 19 tonnellate da inizio 2019. Quando in realtà avevano detto che la produzione era iniziata già nel 2018", ha concluso.

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October 23, 2019 06:53 ET (10:53 GMT)

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