Bio On: quei 7,44 mln incassati da Astorri&C (MF)
24 Ottobre 2019 - 09:31AM
MF Dow Jones (Italiano)
I soci fondatori di Bio-on anche martedì 22 avevano fatto sapere
al mercato di essere disponibili a versare almeno 10 milioni per
risanare i conti della società e ridare fiducia. Mossa mai
concretizzatasi visto poi l'accelerazione dell'inchiesta della
Procura bolognese che ha portato, ieri, alle misure cautelari per
Marco Astorri e Guido Cigognani.
Imprenditori che però di liquidità personale a disposizione ne
avevano, scrive MF, visto che lo scorso anno si erano versati 7,44
milioni di dividendi distribuiti dalla holding Capsa, frutto
dell'incasso ottenuto nel 2017 dalla vendita di warrant, operazioni
finite al vaglio della magistratura. La cedola data ai soci ha
ridotto al minimo la riserva straordinaria (1,33 milioni).
Questo emerge dallo striminzito bilancio della capogruppo
partecipata pariteticamente al 48,33% da Astorri e Cicognani (il
restante 3,34% è in mano a Vittorio Folla). Una srl dai conti
davvero risicati, visto che il patrimonio netto ammontava a 1,29
milioni, con disponibilità per 1,2 milioni e una perdita di 63mila
euro. E quel che spicca dal bilancio 2018 di Capsa è che la holding
ha in carico la partecipazione di riferimento in Bio-on al
modestissimo valore di 7.500 euro.
Sempre tra le pieghe del bilancio della srl di Astorri e
Cigognani che emerge il legame con Banca Finnat. «Nel mese di
gennaio 2019 la società ha prestato garanzia all'affidamento
bancario di 15 milioni concesso dalla Banca Finnat Euramerica
concedendo in pegno azioni della controllata Bio-on per un
controvalore di 45 milioni. Il pegno concesso avrà termine il 16
giugno», si legge nel bilancio.
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
October 24, 2019 03:16 ET (07:16 GMT)
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