Bio On: ipotesi concordato (MF)
25 Ottobre 2019 - 8:47AM
MF Dow Jones (Italiano)
Le indagini degli uomini della Guardia di Finanza
coordinate dal colonnello Luca Torzani non si fermeranno
all'ordinanza
firmata dal giudice del Tribunale di Bologna Alberto Ziroldi che
ha
portato agli arresti domiciliari del fondatore di Bio-on , Marco
Astorri,
dell'altro azionista Guido Cicognani e del presidente del
collegio
sindacale Gianfranco Capodaglio, accusati di false comunicazioni
sociali e
manipolazione del mercato e a mettere sotto indagine il
direttore
finanziario dell'azienda di bioplastica, Pasquale Buonpensiere,
i
consiglieri Vittorio Folla e Gianni Lorenzoni, gli altri due
sindaci
Vittorio Agostini e Giuseppe Magni e, infine, il partner di
E&Y, Alberto
Rosa.
L'inchiesta Plastic Bubbles, infatti, prosegue anche dopo le
perquisizioni effettuate tra Lombardia, Emilia e Lazio (in
questo caso
hanno riguardato il global coordinator e specialist, Banca
Finnat ) e non
è da escludere che se la situazione della società bolognese non
verrà
raddrizzata in tempi rapidi, non possano emergere altri reati
più gravi.
E' questo il rischio maggiore che preoccupa i dipendenti, circa
un
centinaio, ma anche i piccoli risparmiatori, circa 10mila (per
un
flottante stimato del 30-36%), che hanno in mano azioni oggi
sospese a
tempo indeterminato, i fondi che hanno investito in un'azienda
arrivata a
una market cap di 1,37 miliardi e che oggi vale solo 196 milioni
e le
banche esposte per 41 milioni (in particolare Finnat, 15
milioni, e
Unicredit, poco meno di 10 milioni).
Così è decisivo capire cosa succederà ora. Il primo step prevede
che il
custode giudiziale delle azioni sequestrate ad Astorri e
Cicognani
(rientrano nei 150 milioni sottoposti a provvedimento)
convochi
l'assemblea per la nomina dell'amministratore. Professionista
che dovrà
valutare lo stato di salute dell'azienda - l'attività non è
stata oggetto
dell'inchiesta e può proseguire, perché lo stabilimento in
provincia di
Bologna non è stato sequestrato - e prendere atto della
possibilità o meno
di salvare Bio-on .
In tal senso, l'ipotesi oggi più plausibile è quella del ricorso
alla
procedura del concordato preventivo. Solo che serve quantomeno
qualcuno
che funga da assuntore con una proposta da valutare poi in
tribunale. Va
detto che al momento nessuno pare avere intenzione di rilevare
l'asset
immobiliare della società di bioplastica, visto che l'indagine è
in corso
e potrebbe anche portare a nuovi sviluppi giudiziari.
(END) Dow Jones Newswires
October 25, 2019 02:32 ET (06:32 GMT)
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