Mediobanca: Nagel, molto meno dipendenti da Generali Ass. rispetto a passato
28 Ottobre 2019 - 1:26PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Dal 2005 a oggi, il gruppo cresciuto così tanto nelle altre
componenti che la quota di Generali Ass. è andata diluendosi: la
nostra dipendenza" dalla compagnia triestina "è venuta molto meno
rispetto al passato, con i ricavi scesi in oltre un decennio dal
25% a circa la metà, il 12%".
E' quanto ha dichiarato l'a.d. Alberto Nagel nel corso
dell'odierna assemblea di bilancio.
Vendere la quota Generali", ha aggiunto il banchiere, "ha senso
solo se avessimo bisogno di capitale - e non ne abbiamo poiché non
è previsto alcun aumento - oppure se possiamo reinvestire in altre
attività che comportino un rendimento altrettanto
interessante".
Su questo fronte, il numero uno di piazzetta Cuccia ha
dichiarato che Mediobanca pensa di "fare M&A in tutte le nostre
divisioni, dal Cib al Wm al consumer. Ce n'è una - il Wealth
Managmenet - su cui punteremo di più, perché ci siamo entrati solo
sei anni fa. Facciamo 60 milioni di utile e in futuro prevediamo di
farne molti di più".
Ai soci che hanno domandato per quale motivo Mediobanca non
abbia ceduto nell'arco di piano la quota del 3% che era stata
indicata, Nagel ha replicato che "l'idea di cedere il 3% prevedeva
un certo tipo di sviluppo del capitale. Tuttavia siamo andati molto
meglio del previsto e pertanto è venuta meno l'esigenza di vendere.
Inoltre sono cambiate le norme e c'è tempo fino al 2024 per dedurre
la quota Generali dal patrimonio di Mediobanca. Questi due elementi
ci hanno consigliato di non vendere, anche perché restituisce un
15% sul capitale allocato, il che è molto redditizio".
ofb
(END) Dow Jones Newswires
October 28, 2019 08:11 ET (12:11 GMT)
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