C'era molta Piazza Affari nel fondo lussemburghese Global Opportunities, gestito dalla Wrm di Raffaele Mincione e sottoscritto nel 2013 per 200 milioni di dollari dalla Segreteria di Stato vaticana.

Stando a documenti consultati da MF-Milano Finanza, al 30 settembre 2018 il veicolo aveva in portafoglio poco meno di 25 milioni di euro in titoli di società quotate sul listino milanese (dopo aver liquidato nel marzo 2018 l'investimento da 8 milioni in Bpm ). La principale esposizione azionaria era rappresentata dall'investimento di quasi 17 milioni per il 30% dell'Alex Srl di Dario Pardi, attuale azionista di riferimento di Tas tramite la Owl Spa. Poco più di 3 milioni, poi, risultavano impiegati in Banca Carige che all'epoca, come ricorda MF-Dow Jones, si trovava al centro di una battaglia per il controllo fra la famiglia Malacalza e Mincione stesso. Nel portafoglio azionario del fondo sottoscritto dal Vaticano figurava, infine, un investimento da 5 milioni per il 40% di Fiber 4.0, consorzio che deteneva il 9% di Retelit e mirava a insediare Mincione alla presidenza del gruppo tlc.

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October 29, 2019 03:09 ET (07:09 GMT)

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