Il giudizio dell'autorità garante delle comunicazioni sul nuovo contratto di programma 2020-2024 di Poste Italiane è positivo ma c'è un punto su cui l'authority presieduta da Angelo Maria Cardani ha alzato l'attenzione. Si tratta della questione delle penali, che erano già assenti nel vecchio contratto 2015-2019 e che sono rimaste fuori anche da quest'ultima versione, con disappunto dell'autorità. «Riprendendo un tema sollevato nel parere reso sul precedente contratto che la mancata previsione di un sistema di penali applicabili al verificarsi di scostamenti significativi rispetto agli obiettivi di fissati appare assolutamente anomala», si legge nel parere fornito dall'Agcom.

Nell'ipotesi di affidamento di un servizio di pubblica utilità, scrive MF, la possibilità di applicare una penale è sicuramente uno strumento che rafforza il vincolo contrattuale, che consente una verifica organica e razionale sul rispetto degli impegni assunti e induce la parte all'esatto adempimento della prestazione dovuta, osservano dall'autorità.

red/lab

 

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October 30, 2019 03:50 ET (07:50 GMT)

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