Chiusura positiva per il Ftse Mib (+0,21%) che archivia l'ultima sessione del mese registrando la migliore performance tra i principali indici del Vecchio Continente.

A sostenere piazza Affari è stata soprattutto Fca, che dopo il +9,53% di ieri ha chiuso la seduta odierna a +8,22%, in scia alla notizia che il Consiglio di Sorveglianza di Peugeot e il Cda di Fiat Chrysler Automobiles hanno concordato all'unanimitá di lavorare a una piena aggregazione dei rispettivi business tramite una fusione paritetica (50/50).

Notizie rassicuranti sono poi giunte sul tema dazi con il presidente degli Usa, Donald Trump che ha dichiarato che "Cina e Stati Uniti stanno lavorando per selezionare un nuovo luogo per la firma della fase 1 dell'accordo commerciale, che rappresenta circa il 60% dell'accordo integrale, dopo che il vertice per la Cooperazione Economica Asia-Pacifico (Apec), che si sarebbe dovuto tenere in Cile, è stato cancellato per motivi estranei alle trattative".

Sul fronte macro l'inflazione nell'area euro a ottobre, secondo la lettura preliminare, è cresciuta dello 0,7% a livello annuale, in rallentamento dallo 0,8% a/a del mese di settembre e il linea con quanto atteso dal consenso degli economisti.

L'inflazione core preliminare, sempre nel mese di ottobre, è invece aumentata dell'1,1% a/a, in lieve ribasso rispetto al +1,2% di settembre.

Il tasso di disoccupazione nell'Eurozona si è attestato al 7,5% a settembre, in linea al dato di agosto e lievemente superiore al consenso degli economisti, al 7,4%. E' quanto emerge dai dati Eurostat, in base ai quali, tuttavia, il numero di disoccupati è salito di 33.000 unitá il mese precedente.

Dagli Usa, le spese personali per consumi sono salite dello 0,2% a livello mensile a settembre, meno di quanto previsto dal consenso degli economisti, che si aspettavano un aumento dello 0,3%. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione invece sono aumentate di 5.000 unitá a quota 218.000.

A piazza Affari insieme a Fca è salita di riflesso anche Exor (+5,69%). Bene A2a (+2,71% a 1,799 euro), con Banca Akros che ha alzato il rating da neutral a buy e il target price a 2 euro da 1,7 euro.

Segno opposto per i bancari: Bper +0,38%, Banco Bpm +0,25%, Ubi B. -0,04%, Intesa Sanpaolo -0,11%, Unicredit -1,01%.

Maglia nera per Tenaris (-3,29%) dopo la pubblicazione della trimestrale, seguita nel comparto oil e oil service da Saipem (-1,26%) ed Eni (-0,93%). Segno meno anche per Amplifon (-2,9%) e Azimut H. (-2,02%).

Sul resto del listino Tesmec è salita del 3%. La societá ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile di 0,7 mln euro, a fronte della perdita da 0,7 mln dello stesso periodo del 2018.

Si segnala anche Salini Impregilo (+0,11%), che si è aggiudicato un contratto dal valore complessivo di 705 milioni di dollari per lavori autostradali nello Stato di Washington.

Sull'Aim Italia l'assemblea di Copernico (+5,15%) ha approvato in via ordinaria un piano di incentivi rivolto al Cda ed in particolare al Ceo, al top management e ad alcuni contributori individuali di alto profilo.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

October 31, 2019 12:48 ET (16:48 GMT)

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