Chiusura debole, ma in ogni caso in frazionale rialzo, per piazza Affari e le altre borse europee dopo il recente rally. Milano ha registrato un progresso dello 0,04%.

Gli investitori restano in attesa di maggiore chiarezza sull'andamento delle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina dopo le positive dichiarazioni e indiscrezioni dei giorni scorsi, che hanno spinto Wall Street si massimi di sempre.

Sul fronte macro da segnalare oggi che l'indice Pmi composito dell'Eurozona finale di ottobre, elaborato da Ihs Markit, si è attestato a 50,6 punti, in salita rispetto ai 50,1 di settembre. Il dato è leggermente superiore alla lettura preliminare a quota 50,2.

L'indice finale relativo al settore dei servizi si è invece attestato a

52,2 punti, in aumento rispetto ai 51,6 del mese precedente e leggermente

al di sopra del preliminare a 51,8. Il dato relativo all'Italia è stato

di 52,2 punti, in salita dai 51,4 punti di settembre.

Negli Usa, invece, nel terzo trimestre l'indice di produttivitá dei settori non agricoli dell'economia americana ha registrato una flessione, su base congiunturale, dello 0,3%. Il dato è nettamente inferiore a quanto atteso dal consenso degli economisti, che stimavano un aumento dell'1% t/t.

Si tratta del primo calo trimestrale dal 2015, mentre l'aumento su base

tendenziale è stato dell'1,4%. Il costo unitario del lavoro è invece

salito del 3,6% t/t, piú delle attese a +2,7% t/t.

A Milano giornata di acquisti su Unicredit (+1,04%) che ha completato con successo il trasferimento di 4,1 mld di Gross Book Value (6,1 miliardi di creditoria complessiva) di portafoglio Non performing rappresentato da mutui residenziali a una societá veicolo (Prisma SPV SrL) attraverso un'operazione di cartolarizzazione strutturata da Unicredit Bank Ag come Sole Arranger.

Segno piú tra le banche anche su Bper (+0,67%) mentre hanno perso terreno Banco Bpm (-0,67%), Mediobanca (-1,06%), Ubi B. (-0,67%) e B.Mps (-2,88%).

La banca senese nei 9 mesi dell'anno ha realizzato un utile consolidato di gruppo pari a 187 mln di euro, a fronte di un utile di 379 mln di euro conseguito nello stesso periodo del 2018.

In ribasso Cnh I. (-4,17%) che ha rivisto la guidance sui ricavi 2019 e ha chiuso i primi nove mesi con un utile netto di 1,334 miliardi di dollari, in crescita del 58,6% dagli 841 milioni dell'analogo periodo dello scorso anno, ma ricavi in discesa del 5,2% a 20,384 mld.

In ascesa invece Diasorin (+3,99%). I dati dei primi nove mesi dell'anno sono stati superiori alle attese del consenso su ricavi, Ebitda e utile netto (126,7 mln euro contro i 124 mln attesi dagli analisti).

In calo invece Poste I. (-1,57%) e Exor (-0,76%) mentre hanno chiuso sulla parità Ferrari (+0,03%) e Fca (+0,06%). Bene, tra le altre blue chip, Atlantia (+0,98%) e Azimut H. (+1,72%).

Su Aim hanno brillato Innovatec (+23,08%) e Digital360 (+7,51%).

fus

 

(END) Dow Jones Newswires

November 06, 2019 11:50 ET (16:50 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni DiaSorin (BIT:DIA)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di DiaSorin
Grafico Azioni DiaSorin (BIT:DIA)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di DiaSorin