Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum e azionista storico di Mediobanca non è stupito dell'uscita di Unicredit dal capitale. "La cosa non mi ha sorpreso -ha spiegato Doris a La Stampa- Unicredit non considerava più quello di Piazzetta Cuccia un investimento strategico e ha deciso di vendere. Il risultato è che ora Mediobanca sarà ancora di più una public company".

Alla domanda se l'addio di Unicredit possa favorire la salita di Leonardo Del Vecchio nel capitale di Piazzetta Cuccia, "la sua salita o meno -ha precisato il banchiere- prescinde da questa operazione: vedremo quello che Del Vecchio deciderà di fare. Credo comunque che sia un grandissimo imprenditore che ha fatto la storia dell'impresa in Italia".

Quanto alla possibilità che si possa aprire un periodo di instabilità nell'azionariato, "difficile pronosticarlo adesso -ha sottolineato- Mi sembra che il mercato veda positivamente quella che è l'attività di Mediobanca, giudichi positivamente l'operato del management. Poi le public company, in quanto tali, lasciano aperte molte possibilità. Direi che sempre più il management deve guadagnarsi l'approvazione di tutto il mercato".

"Sono azionista da lungo tempo e sono soddisfatto dell'investimento, ho fatto parte per lungo tempo del cda e devo dire di aver condiviso tutte le scelte strategiche fatte da Mediobanca. Mi risulta che anche tra gli altri soci storici ci sia un vasto consenso per il management", ha aggiunto.

Alla domanda su cosa ritiene possa succedere a Generali Ass., "Mediobanca ha un pacchetto importante, pari al 13%. Poi però per fortuna o per lungimiranza tre importanti famiglie italiane hanno investito pesantemente nel capitale di Trieste. Caltagirone ha il 5%, Del Vecchio il 4,86%, Benetton il 4%. Sono molto contento di questo -ha messo in evidenza- sono il nocciolo duro per l'italianità del Leone".

Sul patto di consultazione di Mediobanca, Doris ha spiegato che "non credo decada, scenderà al 12,54% dal 21%. Se altri vorranno partecipare, esamineremo le proposte".

Su Piazzetta Cuccia, "è difficile prevedere il futuro, penso che tutte le possibilità siano aperte, inclusa quella che vada avanti come public company. Poi se Del Vecchio vuole fare investimenti importantissimi e spingersi più in là, è una decisione che può prendere solo lui, sono

curioso anche io. Di certo è un imprenditore che sa vedere lontano".

Alla domanda se le Generali sono al sicuro, "mettiamola così: un grande

player internazionale che avesse la forza di acquisire Mediobanca acquisirebbe anche il 13% di Generali. Ma, insieme, le tre famiglie di cui le dicevo hanno il 14%. In questo momento -ha precisato Doris- le Generali sono al sicuro. In futuro nessuno può dire se qualcuno proverà a prendere la quota di Mediobanca attraverso di essa. Spero che non accada. Ma viviamo in un mondo libero, non ci si deve meravigliare di niente".

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(END) Dow Jones Newswires

November 07, 2019 03:04 ET (08:04 GMT)

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