Hong Kong: in elezioni vittoria per candidati pro-democrazia
25 Novembre 2019 - 9:12AM
MF Dow Jones (Italiano)
Le elezioni ad Hong Kong hanno avuto come risultato una
clamorosa sconfitta per il Governo e mostrato un grande supporto
per il
movimento di protesta, con milioni di persone che si sono
presentati alle
urne per le elezioni locali, diventate un vero e proprio
referendum dopo
le violente proteste e repressioni che durano ormai da
settimane.
Il risultato mette sotto ulteriore pressione il Governo per far
sì che negozi con i manifestanti, che chiedono indagini sulla
violenza della polizia e elezioni democratiche per scegliere il
governatore della città.
Gli elettori hanno vinto con un ampio margine in dozzine di
seggi del consiglio distrettuale e hanno consegnato la maggioranza
alle fazioni pro-democrazia della cittá. Si tratta della prima
volta che i partiti di opposizione conquistano il controllo di un
organo politico a Hong Kong. I consigli sono entità di basso
livello che in genere gestiscono le questioni di vicinato ma queste
elezioni sono le uniche a Hong Kong a offrire il suffragio
universale e ciò ha dato loro un'importanza senza precedenti in
questo momento di turbolenza.
"Questo rafforzerà il movimento e mostra che la crisi attuale
non finirà presto, a meno che il Governo non sia disposto a
proporre vere soluzioni politiche per risolvere le tensioni nella
società", ha detto Jeffrey Ngo, un attivista che è anche capo
ricercatore di Demosisto, un gruppo politico giovanile locale,
aggiungendo che "i numeri record non solo mostrano quanto i
cittadini di Hong Kong desiderano essere ascoltati ma riflettono
anche il nostro entusiasmo di partecipare al processo
elettorale".
Il sentimento antigovernativo per le strade ha permesso di
portare alle urne un record di 2,9 milioni di elettori, ovvero
oltre il 70% degli aventi diritto. I candidati pro-democrazia hanno
ottenuto 278 seggi, secondo il quotidiano South China Morning Post,
rispetto ai circa 100 seggi vinti nel 2015.
"È una vittoria schiacciante ma penso sia ancora importante
notare che il 40% ha votato a favore dell'establishment", ha
affermato Samson Yuen, un assistente professore di scienze
politiche alla Lingnan University di Hong Kong, aggiungendo che
"questo potrebbe non fermare le proteste ma calmare i manifestanti
e ridurre le loro azioni perché ora esiste una strada alternativa
al dissenso".
Nonostante i consiglieri distrettuali in genere gestiscano solo
questioni di vicinato e non abbiano potere legislativo, detengono
quasi il 10% dei seggi nel comitato elettorale di 1.200 membri che
sceglie il leader di Hong Kong. La vittoria dei democratici
significa che potranno scegliere tutti i membri che detengono quei
seggi. I consiglieri distrettuali hanno anche sei seggi nella
legislatura della città, composta da 70 membri, solo parzialmente
eletta.
Le elezioni sono arrivate dopo alcuni tra i peggiori episodi di
violenza in quasi sei mesi di disordini. I cittadini hanno iniziato
a fare la fila per andare a votare fin da molto presto ieri mattina
aspettando più di un'ora in fila in alcuni quartieri.
Dopo la chiusura dei seggi elettorali alle 22h30 ora locale è
iniziato lo scrutinio, le cui operazioni sono state aperte al
pubblico che poteva osservare. Molti dei vincitori sono stati
giovani candidati che entravano sulla scena politica per la prima
volta.
cos
(END) Dow Jones Newswires
November 25, 2019 02:57 ET (07:57 GMT)
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