L'obiettivo, sullo sfondo, è la maxi gara della Us Navy per venti fregate multiruolo in cui Fincantieri è in corsa con Huntington Ingalls Industries, General Dynamics in tandem con Bath Iron Works e Austal Usa.

Da qui, scrive Il Sole 24 ore, la decisione del gruppo guidato da Giuseppe Bono di mettere in campo un investimento da 100 milioni di dollari (oltre ai 30 milioni già stanziati dalle autorità locali) per rafforzare il cantiere di Fincantieri Marinette Marine (Fmm), in Wisconsin, dove l'azienda già costruisce per la Marina americana, in tandem con Lockheed Martin, le Littoral Combat Ship (Lcs), navi da combattimento di medie dimensioni, e dove, a stretto giro, saranno realizzate anche le quattro unità multi-mission surface combatants (Mmsc) per l'Arabia Saudita (si veda il Sole 24 Ore del 15 novembre).

Il nuovo sforzo, che si aggiunge ai circa 300 milioni di dollari già investiti da Fincantieri dal 2009 (quando è entrata nel Paese) a oggi per modernizzare i tre cantieri americani (oltre all'impianto di Fmm, ci sono i due siti di Fincantieri Bay Shipbuilding e Fincantieri Ace Marine, dove si costruiscono le barche per la Guardia costiera americana), servirà infatti, tra l'altro, per installare a Marinette un syncrolift, una sorta di "ascensore" che consente il varo di una nave calando la stessa in acqua piuttosto che, come avviene ora, adagiandola lateralmente.

In questo modo il cantiere, destinato a diventare, a valle della nuova iniezione di risorse, un polo tecnologico d'eccellenza nel panorama navale americano, si attrezza sia per il varo delle Mccs che per quello delle nuove fregate se Fincantieri si aggiudicherà la commessa.

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(END) Dow Jones Newswires

November 27, 2019 02:55 ET (07:55 GMT)

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