Di Andrea Montanari - milanofinanza.it

Il Tribunale di Milano ha dato tempo fino a venerdì per trovare un accordo prima dell'eventuale pronunciamento. Così, gli avvocati di parte (BonelliErede e Cleary Gottlieb) stanno cercando di limare i dettagli dell'intesa tra Mediaset e Vivendi . Un percorso non semplice che avrebbe avuto una accelerazione nella giornata odierna.

Così, secondo quanto appreso da www.milanofinanza.it da fonti finanziarie, il consiglio d'amministrazione del network guidato da Pier Silvio Berlusconi è stato pre-convocato per domani. Un segnale chiaro di una definizione in arrivo della lunga e complessa trattativa che dovrebbe poi portare a un chiusura tombale dei contenziosi in atto da anni tra il Biscione e il suo azionista francese.

L'accordo prevede che Vivendi (28,8%) ceda il 19,19% conferito oltre un anno fa al trust Simon Fid e resti solamente con il 9,9%. La trattativa per la dismissione verte su un prezzo di 2,77 euro per azione, ossia quanto offerto Mediaset a settembre per il recesso post fusione con la controllata spagnola. Anche se non è detto che ci possa essere un conguaglio sotto altre forme (azioni di Mfe o dividendo) per arrivare a un valore totale di 3 euro.

In cambio il gruppo che fa riferimento a Vincent Bolloré ritirerà la cause promosse a Milano, Madrid e Barcellona. Il Biscione si impegna invece a non portare più avanti le istanze per la richiesta risarcimento danni da 3 miliardi per il mancato acquisto, da parte di Vivendi , di Premium, e quello da 240 milioni nei confronti di Dailymotion (Vivendi ).

Mediaset, va detto, ha già dato l'ok alla modifica di alcuni articoli dello statuto della newco olandese Mfe, relativi a voto plurimo, partecipazione al capitale e rappresentanza in cda. Sarà l'assemblea del prossimo 10 gennaio a votare e approvare questi cambiamenti.

"Abbiamo prontamente riscontrato la posizione di Mediaset e inviato le nostre controproposte". Lo hanno affermato a MF-Dow Jones fonti vicine a Vivendi commentando le indiscrezioni sulle trattative in corso fra Vivendi e Mediaset in vista dell'udienza di venerdi' al Tribunale di Milano per trovare una conciliazione sulle cause civili tra i due gruppi. "Siamo dunque in attesa di una risposta", concludono le fonti vicine a Vivendi .

Ma chi comprerà il 19,19% messo in vendita da Vivendi ? A questo punto è sempre più probabile che entrino in scena, o meglio tornino in azione, soggetti che già si erano fatti avanti al momento della definizione della fusione e del recesso, ovvero il fondo Peninsula e Credit Suisse, la banca che tra l'altro ha costruito il collar sul 15% detenuto dal Biscione nella tedesca ProsiebenSat.1 e da sempre vicina alla galassia Fininvest e a Silvio Berlusconi. E sull'asse Italia-Francia-Germania ecco che può intervenire anche Daniel Kretinsky, l'imprenditore ceko che ha il 4% della stessa ProsiebenSat.1 e che è azionista del quotidiano transalpino Le Monde.

In questo scenario, come già anticipato da MF-Milano Finanza, può essere coinvolta anche la famiglia Bouygues, proprietaria tra gli altri di Tf1, l'emittente francese con la quale già nel recente passato Mediaset voleva dialogare per dare vita al polo europeo della tv generalista free.

Nelle prossime ore, quindi, dovrebbe risolversi definitivamente il rebus.

fch

 

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November 27, 2019 11:05 ET (16:05 GMT)

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