Alitalia: spiragli sul piano Lufthansa (Mess)
03 Dicembre 2019 - 8:56AM
MF Dow Jones (Italiano)
Prende corpo il piano Lufthansa per Alitalia. Lo scrive Il
Messaggero spiegando che si tratta di un piano articolato che
prevede, dopo una cura a base di piccoli aggiustamenti, una
compagnia con 94 aerei (contro i 118 attuali) e con tutta la parte
aviation (piloti e hostess, circa 6.500 addetti) e quella della
manutenzione che confluirebbe direttamente nel gruppo tedesco.
L'handling, che attualmente conta circa 3 mila dipendenti,
finirebbe invece alla Swissport, leader mondiale proprio in questo
settore. L'obiettivo è ridurre al minimo l'impatto sociale, con
esuberi che alla fine del processo dovrebbero essere inferiori a
quota 2.500. Solidarietà espansiva e altri ammortizzatori
potrebbero venire in aiuto per favorire la transizione e consegnare
a Francoforte un vettore "risanato" e ristrutturato. Così come
delineato del resto dal decreto varato ieri sera dal governo che ha
dato il via libera ad una fase diversa. Quella che riguarda appunto
la nuova procedura di cessione "dei complessi aziendali di
Alitalia". Sulla scia di quanto chiesto proprio da Lufthansa.
Alcuni commissari per la verità avrebbero espresso pure alcune
perplessità rispetto alle modalità del decreto che sembra fatto su
misura proprio per chiudere con i tedeschi, temendo improvvisi
dietrofront. E non è escluso che alla fine qualcuno si faccia da
parte . Il provvedimento fissa il termine del 31 maggio 2020 per
"l'espletamento, da parte dei commissari straordinari", delle
"procedure necessarie per pervenire al trasferimento di Alitalia
Sai e Alitalia Cityliner".
Ma sul decreto che ha sbloccato il prestito ponte da 400 milioni
(i commissari avevano chiesto di arrivare fino a 450 milioni) si
addensano le nubi. Bruxelles ha dei dubbi sul nuovo finanziamento e
vuole vederci chiaro.
La strategia della compagnia tedesca, che dovrà essere
ovviamente condivisa con il Mise e con il Tesoro, è chiara e
comprende l'alleanza strategica con Atlantia. Allo scopo di
sviluppare l'aeroporto di Fiumicino che diventerà il terzo hub dei
tedeschi. Tagli immediati poi di tutte le tratte in perdita (da
Seoul a Mexico City fino al Sud Africa), per ridurre drasticamente
i costi, con contestuale aumento dei voli per l'America e l'Asia.
Ridotte le spese, soprattutto quelle per il leasing degli aerei, ci
sarebbe poi un nuovo investimento per rafforzare la flotta,
portandolo sopra quota 100. Con lo scopo di crescere sulle rotte
verso l'Africa e il Sud America.
Piace ai tedeschi l'alleanza non solo commerciale con Fs che è
considerata un punto di forza nella partnership. Non convince
invece il ruolo del Mef, anche se sfumato, visto che i tedeschi
vogliono scrivere insieme ad Atlantia e Fs le linee di sviluppo. Il
traguardo finale, almeno nelle intenzioni dell'ad Carsten Spohr,
prevede infatti che la maggioranza assoluta vada tutta ai
tedeschi.
vs
(END) Dow Jones Newswires
December 03, 2019 02:41 ET (07:41 GMT)
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