ATL Atlantia

La politica prende tempo su Autostrade e rischia di creare un paradosso dopo la tragedia di Genova: il nuovo ponte, senza cambiamenti, sarà gestito dai vecchi concessionari, contro cui si scaglia da mesi il M5S. Mentre al ministero dello Sviluppo Economico si approfondisce la possibilità di un ingresso di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale della società (o della holding Atlantia ), ieri la ministra per le infrastrutture Paola De Micheli ha detto che al momento non c'è nulla di deciso sulla caducazione del contratto con Aspi, che condurrebbe ad una nuova gestione del viadotto che sta ricostruendo Fincantieri . Rispondendo a un'interrogazione alla Camera, la responsabile delle Infrastrutture ha spiegato che l'iter non è ancora terminato, ma non appena lo sarà l'esito verrà portato all'attenzione del Consiglio dei ministri in trasparenza e "senza sconti".

Resta il fatto che, scrive MF, quale che sia il risultato dell'istruttoria governativa e le conclusioni che saranno tratte dalla magistratura che indaga sul disastro del Ponte Morandi di Genova, se non si prenderà una decisione nel giro di pochi mesi, il nuovo viadotto sul Polcevera potrebbe essere riconsegnato nelle mani proprio di Autostrade. Il che, vista la grancassa mediatica scatenata dopo il crollo e la decisione di impedire alla società di occuparsi della ricostruzione del manufatto, sarebbe difficile da spiegare all'opinione pubblica.

red/lab

(END) Dow Jones Newswires

December 05, 2019 02:23 ET (07:23 GMT)

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