Il matrimonio d'affari tra Intesa Sanpaolo e Nexi si può fare. Anche in tempi rapidi. Ma non ci sarà una particolare esposizione della banca guidata da Carlo Messina nel capitale dell'azienda digitale gestita da Paolo Bertoluzzo.

Perché, scrive MF, se come confermato da altre società sono in corso contatti preliminari per valutare una possibile alleanza strategica nel settore dei sistemi di pagamenti, e in particolare quelli dell'acquiring (i contratti che i titolari di pos hanno con la banca), è altrettanto vero che l'istituto milanese limiterà la sua presenza nel capitale del gruppo partecipato dai fondi Advent, Bain e Clessidra a una quota che al massimo oscillerà tra il 10% e il 15%. Ciò perché la volontà dei soci e del management di Nexi è quello di mantenere l'indipendenza della società, che deve continuare ad avere relazioni con il resto del sistema bancario.

In questo scenario Intesa, che nel 2016 aveva ceduto per oltre 1 miliardo le controllate Setefi e Intesa Sanpaolo card a Mercury (il veicolo che ha rilevato Nexi ), avrebbe un ruolo marginale nell'azionariato (in caso potrebbe ottenere un posto in cda) ma non avrebbe influenza dominante sulla governance. In questo scenario, c'è poi chi non esclude che uno step successivo di questo processo di consolidamento nel settore del pagamenti digitali possa essere rappresentato da un riavvicinamento tra la stessa società guidata da Bertoluzzo e Sia.

red

(END) Dow Jones Newswires

December 06, 2019 02:17 ET (07:17 GMT)

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