Entro il 2030, la popolazione nell'area del Mediterraneo passerà da 449 milioni a oltre 580 milioni: una crescita che rende necessario un piano strategico internazionale di investimenti in infrastrutture sostenibili grazie a una stretta cooperazione tra attori pubblici e privati e sistema finanziario: un consenso che Salini Impregilo ha promosso in Italia con Progetto Italia, operazione di consolidamento delle infrastrutture nel Paese.

Un ruolo - spiega una nota - che le infrastrutture giocano come fattore chiave di integrazione socio-economica che è il tema affrontato nel business forum dal titolo "Stay connected: Infrastructure as a tool for economic integration in the Mediterranean", svoltosi il 5 dicembre a Roma nell'ambito della quinta edizione del Mediterranean Dialogues 2019, l'evento annuale sul futuro del Mediterraneo organizzato dall'Ispi e dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale italiano. Una tre giorni, di cui Salini Impregilo è main sponsor, a cui partecipano oltre 40 leader tra Presidenti, Primi Ministri e Ministri e circa 1.000 tra imprenditori, accademici, esponenti delle maggiori organizzazioni internazionali e studiosi ed esperti provenienti da oltre 50 Paesi.

La regione del Mediterraneo, da sempre protagonista dei flussi commerciali internazionali, è al centro di un consistente afflusso di investimenti stranieri in infrastrutture, con una crescente attenzione al loro impatto socio-ambientale, che puntano a liberare il potenziale economico della regione e a contribuire al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG - Sustainable Development Goals) stabiliti dall'Onu. Nel tentativo di ridurre l'inquinamento e mitigare il cambiamento climatico, le infrastrutture rappresentano così la soluzione per ottenere una mobilità sostenibile di persone e merci nel rispetto degli Sdg.

A sottolineare il ruolo delle infrastrutture per lo sviluppo socio-economico dal punto di vista aziendale è stato Joseph Attias, Group Engineering, Development and Concessions Director Salini Impregilo, che ha descritto il contributo del Gruppo all'avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai progetti che il Gruppo realizza nel mondo.

"Monitoriamo e valutiamo costantemente l'impatto dei progetti Salini Impregilo sui territori, supportando i nostri clienti in aree strategiche quali la mobilità sostenibile, l'acqua e l'energia pulita, e realizzando infrastrutture che contribuiscono allo sviluppo e al benessere delle comunità", ha dichiarato Attias. "Un esempio? L'Etiopia, dove operiamo dal 1957 e dove siamo attualmente impegnati nella costruzione di due grandi centrali idroelettriche, Gerd e Koysha, che triplicheranno la capacità energetica del paese. Negli ultimi quattro anni (dal 2015 al 2018), grazie al nostro approccio shared value, abbiamo sostenuto 100 mila posti di lavoro all'anno, con un moltiplicatore medio che ha consentito la creazione di 11 posti di lavoro totali nell'economia locale per ciascun nostro dipendente diretto. Nello stesso periodo, abbiamo contribuito al Pil dell'Etiopia per 2,7 euro miliardi, distribuito 420 euro milioni di reddito da lavoro e pagato oltre 150 euro milioni alla Pubblica Amministrazione, dimostrando che opere accessibili a tutti diventano a loro volta volano per la crescita economica e lo sviluppo di servizi di pubblica utilità", ha concluso Attias

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December 06, 2019 11:10 ET (16:10 GMT)

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