Salini Impregilo: al Med 2019, infrastrutture motore sviluppo sostenibile
06 Dicembre 2019 - 05:25PM
MF Dow Jones (Italiano)
Entro il 2030, la popolazione nell'area del Mediterraneo passerà
da 449 milioni a oltre 580 milioni: una crescita che rende
necessario un piano strategico internazionale di investimenti in
infrastrutture sostenibili grazie a una stretta cooperazione tra
attori pubblici e privati e sistema finanziario: un consenso che
Salini Impregilo ha promosso in Italia con Progetto Italia,
operazione di consolidamento delle infrastrutture nel Paese.
Un ruolo - spiega una nota - che le infrastrutture giocano come
fattore chiave di integrazione socio-economica che è il tema
affrontato nel business forum dal titolo "Stay connected:
Infrastructure as a tool for economic integration in the
Mediterranean", svoltosi il 5 dicembre a Roma nell'ambito della
quinta edizione del Mediterranean Dialogues 2019, l'evento annuale
sul futuro del Mediterraneo organizzato dall'Ispi e dal Ministero
degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale italiano. Una tre
giorni, di cui Salini Impregilo è main sponsor, a cui partecipano
oltre 40 leader tra Presidenti, Primi Ministri e Ministri e circa
1.000 tra imprenditori, accademici, esponenti delle maggiori
organizzazioni internazionali e studiosi ed esperti provenienti da
oltre 50 Paesi.
La regione del Mediterraneo, da sempre protagonista dei flussi
commerciali internazionali, è al centro di un consistente afflusso
di investimenti stranieri in infrastrutture, con una crescente
attenzione al loro impatto socio-ambientale, che puntano a liberare
il potenziale economico della regione e a contribuire al
perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG -
Sustainable Development Goals) stabiliti dall'Onu. Nel tentativo di
ridurre l'inquinamento e mitigare il cambiamento climatico, le
infrastrutture rappresentano così la soluzione per ottenere una
mobilità sostenibile di persone e merci nel rispetto degli Sdg.
A sottolineare il ruolo delle infrastrutture per lo sviluppo
socio-economico dal punto di vista aziendale è stato Joseph Attias,
Group Engineering, Development and Concessions Director Salini
Impregilo, che ha descritto il contributo del Gruppo
all'avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai
progetti che il Gruppo realizza nel mondo.
"Monitoriamo e valutiamo costantemente l'impatto dei progetti
Salini Impregilo sui territori, supportando i nostri clienti in
aree strategiche quali la mobilità sostenibile, l'acqua e l'energia
pulita, e realizzando infrastrutture che contribuiscono allo
sviluppo e al benessere delle comunità", ha dichiarato Attias. "Un
esempio? L'Etiopia, dove operiamo dal 1957 e dove siamo attualmente
impegnati nella costruzione di due grandi centrali idroelettriche,
Gerd e Koysha, che triplicheranno la capacità energetica del paese.
Negli ultimi quattro anni (dal 2015 al 2018), grazie al nostro
approccio shared value, abbiamo sostenuto 100 mila posti di lavoro
all'anno, con un moltiplicatore medio che ha consentito la
creazione di 11 posti di lavoro totali nell'economia locale per
ciascun nostro dipendente diretto. Nello stesso periodo, abbiamo
contribuito al Pil dell'Etiopia per 2,7 euro miliardi, distribuito
420 euro milioni di reddito da lavoro e pagato oltre 150 euro
milioni alla Pubblica Amministrazione, dimostrando che opere
accessibili a tutti diventano a loro volta volano per la crescita
economica e lo sviluppo di servizi di pubblica utilità", ha
concluso Attias
com/cce
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December 06, 2019 11:10 ET (16:10 GMT)
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