Chiusura in rialzo per piazza Affari, +1,02%, e le altre borse
europee che hanno accelerato in scia alle attese di un accordo
Cina/Stati Uniti sul fronte dazi.
"Siamo molti vicini a un accordo con la Cina, loro lo vogliono e
anche noi", ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti,
Donald Trump. Le parti devono raggiungere un accordo prima del 15
dicembre, data dopo la quale entreranno in vigore nuovi dazi sui
prodotti cinesi.
Secondo le indiscrezioni, i negoziatori statunitensi hanno
proposto alla Cina di ridurre della metá le tariffe esistenti su
circa 360 miliardi di dollari di beni cinesi e di annullare un
nuovo round di tariffe che dovrebbe entrare in vigore domenica,
mentre le due parti continuano a discutere per raggiungere un
accordo commerciale limitato.
L'offerta di riduzione tariffaria è stata fatta negli ultimi
cinque
giorni circa, secondo le stesse fonti, e gli Stati Uniti hanno
chiesto a
Pechino di impegnarsi fermamente ad acquistare grandi quantitá
di
prodotti agricoli e non solo provenienti dagli Usa, di
proteggere meglio
la proprietá intellettuale statunitense e di consentire un
maggiore
accesso al settore dei servizi finanziari cinesi.
Oggi inoltre la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha
colto
l'occasione della sua prima riunione a Francoforte per
annunciare alcuni
dettagli del processo di revisione strategica del quadro di
politica
monetaria dell'area euro.
La revisione "inizierá a gennaio e, secondo i nostri
obiettivi,
verrá completata prima della fine del 2020", ha detto Lagarde,
precisando
che i dettagli del processo non sono ancora stati definiti.
Quel che Lagarde ha garantito è che la revisione sará "ampia,
nessun
argomento verrá tralasciato" e l'Istituto Centrale "contatterá
anche la
comunitá accademica e i rappresentanti della societá
civile".
Sul fronte macroeconomico, invece, le richieste settimanali di
sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato
destagionalizzato) sono salite di 49.000 unitá a quota 252.000, sui
massimi dal 30 settembre del 2017. Gli economisti contattati dal
Wall Street Journal si attendevano un dato a 212.000 unitá.
Inoltre, i prezzi alla produzione per la domanda finale negli
Usa sono
rimasti invariati a livello mensile a novembre, deludendo il
consenso
degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,2%. Il
dato di
ottobre è stato confermato al +0,4% m/m.
A Milano in ascesa Nexi (+2,45%) sulle indiscrezioni di stampa
secondo le quali Cdp sarebbe favorevole a una fusione con Sia.
Bene poi i bancari: Ubi B. +3,96%, Banco Bpm +3,23%, Intesa
Sanpaolo +1,8%, Bper +1,33%, Unicredit +3,17%.
Denaro pure su Fca (+2,47%), Exor (+2,33%) e Stm (+2,02%) mentre
hanno chiuso in calo Juventus (-2,3%), A2A (-1,09%) e Italgas
(-1,27%).
In ascesa su Aim Telesia (+6,97%), Sirio (+8,91%) e Visibilia E.
(+15,3%).
fus
(END) Dow Jones Newswires
December 12, 2019 11:45 ET (16:45 GMT)
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