Apple: si schiera per la digital tax (MF)
21 Gennaio 2020 - 8:45AM
MF Dow Jones (Italiano)
Apple si schiera a favore della tassa internazionale sul
digitale, oggetto di una proposta Ocse nonché di un aspro negoziato
fra Stati Uniti e Francia. "Tutti sanno che il sistema fiscale
globale va riformato", ha detto ieri il ceo della Mela, Tim Cook,
"non mi sognerei mai di sostenere che il presente assetto o quello
passato siano perfetti: spero e sono ottimista che l'Ocse troverà
un accordo". Il rischio altrimenti è che ogni Paese agisca per
conto suo, complicando molto l'organizzazione locale delle attività
delle multinazionali. "È molto difficile capire come tassare una
multinazionale: vogliamo disperatamente che la tassazione sia
equa", ha sottolineato il numero uno di Apple nel ricevere un
premio dall'agenzia per gli investimenti esteri in Irlanda, Paese
che - assieme ad altri a fiscalità agevolata - ha consentito al
colosso di Cupertino di risparmiare 25 miliardi di euro di tasse in
cinque anni.
Ciononostante, come già sulla privacy, scrive MF, così ora sul
fisco Apple tenta di marcare la distanza dalle altre big tech che
invece hanno appoggiato la minaccia del governo Usa di imporre alla
Francia dazi del 100% su 2,4 miliardi di merci, champagne incluso.
Due settimane fa Google, Amazon e Facebook hanno invitato
l'Amministrazione Trump a «usare i rimedi a disposizione per
dissuadere la Francia e per mandare un avvertimento forte agli
altri Paesi che stanno per adottare o hanno proposto tasse digitali
simili», fra cui l'Italia. Del resto, secondo un recente studio di
Mediobanca, la migrazione degli utili verso Paesi a fiscalità
agevolata ha consentito ai colossi del websoft americani e cinesi
di schivare 49 miliardi di tasse fra 2014 e 2018.
red
(END) Dow Jones Newswires
January 21, 2020 02:30 ET (07:30 GMT)
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