Sei banche centrali, tra cui la Bce, hanno unito le forze per valutare l'avvio di valute digitali. Parteciperanno ai lavori, sotto il cappello della Bri (Banca dei regolamenti internazionali), gli istituti centrali di Canada, Inghilterra, Giappone, Svezia e Svizzera, oltre alla Bce. Queste istituzioni hanno creato un gruppo congiunto per "condividere esperienze nella valutazione di casi potenziali di Cbdc (central bank digital currency) nelle rispettive giurisdizioni nazionali", hanno fatto sapere ieri Bri e Bce.

Non si tratta quindi, scrive MF, di creare un'unica moneta digitale globale, sulla scia di quanto proposto in passato dal governatore uscente della Bank of England Mark Carney anche per contrastare l'egemonia del dollaro e l'ascesa dello yuan nel sistema finanziario. Le banche centrali lavoreranno su eventuali valute digitali e in particolare sulla possibile cooperazione nelle operazioni transfrontaliere. La Fed non fa parte del gruppo, pur proseguendo l'analisi a livello nazionale sulla Cbdc: gli Usa sono riluttanti alla collaborazione globale proprio per preservare il ruolo del dollaro nel commercio internazionale. Non partecipa neppure la Cina, che è invece tra i Paesi più avanzati in tema di Cbdc, anche per l'evoluzione raggiunta sui pagamenti digitali.

red/lab

 

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January 22, 2020 02:14 ET (07:14 GMT)

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