L'offensiva francese al mercato italiano non conosce soste. Questa volta l'attenzione degli operatori d'Oltralpe si è focalizzato sul business del trasporto mercati su gomma. A tre anni dall'ingresso nel capitale di Brt, storico operatore nato a Bologna nel 1928, adesso il gruppo transalpino Geopost, controllato dalle Poste francesi, ha definito l'acquisto della maggioranza assoluta, salendo dalla precedente partecipazione del 37% (valutata 380 milioni nel 2017) all'attuale 85%.

A uscire di scena è la famiglia Bartolini, che manterrà il residuo 15% ma che ha deciso di dire addio all'attività, cedendo il passo all'alleato straniero. Anche perché Geopost, attivo sul mercato europeo con il brand Dpd group, ha messo sul piatto una ingente quantità di denaro per entrare sul mercato italiano in maniera significativa.

Sul mercato circola l'indiscrezione di una valutazione complessiva della società emiliana che oscilla tra 1,2 e 1,4 miliardi. Il tutto a fronte di un business solido che ha visto il gruppo di trasporto chiudere il 2018 (ultimo anno disponibile) con un giro d'affari consolidato di 1,41 miliardi, margine operativo lordo di 129,4 milioni e utile netto di 46,15 milioni. Mentre l'indebitamento con il sistema bancario è di 76,35 milioni (in calo rispetto ai 134 milioni dell'anno precedente) e il debito tributario ammonta a 98 milioni. Per finire, il patrimonio netto era di 199,93 milioni.

red/fch

 

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January 24, 2020 02:38 ET (07:38 GMT)

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