Borsa: una gran voglia di matricole (Mi.Fi.)
27 Gennaio 2020 - 8:55AM
MF Dow Jones (Italiano)
Un anno all'insegna della speranza per Borsa Italiana. Dopo un
2019 poco propizio in termini di quotazioni, alcune sfumate
all'ultimo, la voglia di riscatto del segmento principale di Piazza
Affari si fa sentire.
Una missione non impossibile, scrive Milano finanza,
considerando che tutto sommato basterebbero cinque ipo per battere
l'anno scorso, in cui delle 35 quotazioni totali solo quattro sono
avvenute sul Mta (Mercato telematico azionario). Il fermento inizia
a notarsi, avallato anche dalle recenti dichiarazioni dell'ad di
Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, che il 21 gennaio a margine di
un convegno di Intermonte ha precisato come «le previsioni sulle
quotazioni per il 2020 sono buone. Abbiamo una bella pipeline: nel
primo semestre una ventina di società sull'Aim e sei o sette anche
sul mercato principale che dovrebbero arrivare». Un ottimismo che
potrebbe essere confermato nel momento in cui andassero in porto i
piani di Gvs, Intercos, Italian Sea Group, Giochi Preziosi e
Rina.
Ad aprire le danze dovrebbe essere Gvs, la socetà di Zola
Pedrosa (Bologna) tra i maggiori produttori mondiali di filtri e
compenenti per applicazioni in diversi settori altamente
regolamentati, dal medicale a quello automobilistico. La quotazione
(sullo Star), che secondo indiscrezioni potrebbe avvenire entro
aprile e per la quale sono al lavoro gli advisor Mediobanca,
Goldman Sachs e Lazard, era nell'aria, complice la presenza del
gruppo guidato dal ceo Massimo Scagliarini nel programma Elite di
Borsa Italiana, alla quale si è affiancata una crescita
internazionale che ha portato il giro d'affari 2018 a superare 210
milioni (in cui l'estero pesa per il 94%), con un ebitda margin del
25%. Il gruppo della componentisca conta 13 stabilimenti tra
Italia, Uk, Brasile, Usa, Cina, Romania e Messico e sei sedi
commerciali dirette in Argentina, Russia, Turchia, Giappone, Corea
e Cina. Ed è anche per rispondere a questa espansione che la
società ha riorganizzato le proprie attività in tre nuove aree di
business: healthcare & life sciences, energy & mobility e
health & safety.
Il 2020 potrebbe poi essere l'anno dei grandi ritorni. In primis
quello di Intercos, tra i leader mondiali nella produzione
cosmetica in conto terzi, che già nel 2015 aveva tentato la strada
per la borsa. Questa volta però il gruppo controllato dal
presidente e ad Dario Ferrari, come rivelato da MF-Milano Finanza
il 16 gennaio, sembra fare sul serio come testimonia l'impegno
messo nero su bianco a depositare in Consob il prospetto
informativo entro febbraio, dopo che un primo documento informale è
stato consegnato a ridosso dello scorso Natale. Il collocamento,
seguito dai global coordinator Bnp Paribas, Jefferies, Morgan
Stanley e Ubs, dall'advisor Rothschild e dagli studi legali
White&Case e Linklaters, dovrebbe avvenire ad aprile e non è
escluso addirittura lo sbarco sul segmento Star, con un flottante
minimo quindi del 35%.
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
January 27, 2020 02:40 ET (07:40 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Mediobanca Banca di Cred... (BIT:MB)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Mediobanca Banca di Cred... (BIT:MB)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024