Wall Street prosegue la seduta in calo, con gli investitori che hanno ignorato i positivi dati sull'occupazione americana. Infatti, i timori relativi alla diffusione del coronavirus continuano a pesare sugli indici.

Il Dow Jones perde lo 0,53%, l'S&P 500 lo 0,28% mentre il Nasdaq Composite dello 0,26%.

"I dati sul mercato del lavoro di gennaio sono stati superiori alle attese e arrivano nel momento giusto per rassicurare gli investitori spaventati dall'effetto potenziale del coronavirus sulle prospettive di crescita", commenta Alec Young, director of global markets research di Ftse Russell. Detto questo, conclude l'esperto, "l'azionario è andato un pò troppo oltre con il rally delle ultime sedute".

L'economia degli Stati Uniti ha creato 225.000 posti di lavoro nei settori non agricoli a gennaio, un dato nettamente superiore al consenso degli economisti che si aspettavano un incremento di 156.000 unitá. I nuovi posti di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 206.000 unitá.

Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro Usa, aggiungendo che, sempre a gennaio, il tasso di disoccupazione è risalito al 3,6%, piú di quanto atteso dal consenso degli economisti a 3,5%. Il dato sui nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli di dicembre stato poi rivisto al ribasso da +145.000 a +147.000, mentre quello di novembre stato corretto da +256.000 a +261.000.

Infine, la retribuzione media oraria, attentamente monitorata dalla Fed in ottica inflazione, è salita dello 0,25% m/m a 28,44 dollari, al di sotto del consenso (+0,3% m/m).

La crescita dei salari dei lavoratori americani non è sensazionale se paragonata con altri periodi di bassa disoccupazione, tuttavia rimane coerente, sostengono gli esperti. Le retribuzioni sono cresciute del 3% su base annuale per il diciottesimo mese consecutivo, concludono gli analisti.

I dati positivi sull'occupazione americana di gennaio segnalano che "il mercato del lavoro resta solido", sostiene Tony Bedikian, strategist di Citizens Bank. "La Federal Reserve, che ha espresso l'intenzione di mantenere invariati i tassi di interesse, dovrebbe essere sollevata dalla lettura sui payroll", conclude l'esperto.

Il rapporto sull'occupazione americana di oggi, "unito alle forti letture dell'Ism e alle buone cifre sulla fiducia dei consumatori, suggerisce un incoraggiante inizio al 2020", afferma James Knightley, Chief International Economist di Ing, secondo cui questo insieme di dati "offre sostegno alla nostra opinione secondo cui l'accordo commerciale Cina-Usa ha fornito una piattaforma per una crescita piú forte". I posti di lavoro "continuano ad essere creati in numero decente, e i salari non sembrano minacciare l'outlook sull'inflazione al rialzo", prosegue l'esperto, concludendo che "con la Federal Reserve apparentemente soddisfatta della sua attuale posizione di politica monetaria, la prospettiva di eventuali movimenti dei tassi a breve termine sembra limitata".

Tuttavia, l'attenzione degli operatori rimane concentrata sulle possibili ripercussioni a livello economico del coronavirus. Le autoritá cinesi hanno confermato 31.131 casi e 636 decessi.

"Il coronavirus si sta diffondendo, ma la cura potrebbe essere peggiore della malattia", commenta Paul Jackson, Global Head of Asset Allocation Research di Invesco. Mentre la Banca Mondiale "stima che una pandemia della portata dell'influenza spagnola potrebbe ridurre il Pil globale del 5%", prosegue il gestore, "non riteniamo che il coronavirus rientri in questa categoria e sospettiamo che entro la fine dell'anno sará difficile identificarne l'impatto economico globale". Tuttavia, conclude Jackson di Invesco, "finchè il numero giornaliero di casi e di decessi continuerá ad aumentare e a diffondersi, crediamo che vi sará spazio per un ulteriore panico sui mercati finanziari".

"L'accelerazione dei contagio e dei decessi preoccupa gli operatori in merito alle capacitá delle autoritá di mantenere la situazione sotto controllo", afferma Paul Flood, strategist di Newton Investment Management.

Sul fronte valutario il cambio euro/usd è a 1,0971.

Sull'obbligazionario il rendimento del T-Note decennale viaggia all'1,597%.

frc/lus

 

(END) Dow Jones Newswires

February 07, 2020 10:48 ET (15:48 GMT)

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