Diritti tv: Sky ago della bilancia (Mi.Fi.)
08 Febbraio 2020 - 10:30AM
MF Dow Jones (Italiano)
Quando un'azienda solo per acquisire immagini televisive spende
nella sua storia 12 miliardi, 7,1 miliardi dei quali nelle ultime
gare a contrattazione collettiva, è a tutti gli effetti l'ago della
bilancia di un business, quello del calcio, che dipende per il
30-40% dai diritti televisivi.
Perciò, scrive Milano Finanza, la decisione del Tar del Lazio
attesa per mercoledì 12 febbraio e relativa al ricorso presentato
da Sky Italia rispetto alla decisione assunta nel maggio scorso
dall'Antitrust per l'acquisizione, poi saltata, di R2, la società
industriale di Mediaset Premium, può essere decisiva per il pallone
italiano e non solo.
Perché sia la Lega Serie A sia la Uefa non avvieranno almeno per
un altro paio di mesi le aste per l'acquisto dei diritti delle
rispettive competizioni, la A appunto e la Champions League, per
gli anni 2021-2024. E' decisivo, per la Confindustria del pallone
italiana e per l'organismo europeo conoscere le motivazioni dei
giudici del Tar per presentare al mercato inviti a offrire, che
possano attrarre il maggior numero di capitali. Pareri che sarà
resto noto entro fine marzo o al più tardi entro la prima settimana
di aprile.
Ed è evidente che oggi, solo la pay tv controllata dal colosso
Usa Comcast (ha investito 30 miliardi di sterline per aggiudicarsi
Sky Plc, che conta 24 milioni di abbonati tra Regno Unito, Germania
e Italia) può staccare l'assegno più pesante. Nonostante l'avvento
dell'OTT sportivo Dazn. E nonostante i tentativi già fatti e
nuovamente in corso per convincere Amazon, Google o Apple - il
presidente della Lega, Paolo Dal Pino, sta facendo sondaggi a 360
gradi - a investire milioni nello sport nazionale. Il vero nodo che
il Tar dovrà sciogliere nella diatriba Sky-Antitrust è quello del
web: internet è o non è una piattaforma consolidata di trasmissione
e quindi un competitor della tv satellitare a pagamento e del
digitale terrestre, ambiti d'azioni della società guidata in Italia
da Maximo Ibarra? Perché, al momento, il parere dell'authority è
chiaro: Sky non può acquistare in esclusiva contenuti e canali per
l'online, avendo di fatto il monopolio dell'emittenza pay. Una
linea di pensiero che non è condivisa dalla televisione che ha base
a Milano e che, nonostante l'imminente conversione a telco imposta
da Comcast - entro il primo semestre arriverà l'offerta per la
connettività in banda larga per l'utenza domestica, mentre in Uk si
punta anche a quella business -, ha bisogno di contenuti premium
del calcio. Perché gli italiani si abbonano a Sky fondamentalmente
per vedere le sfide dello sport nazionale. Non per nulla la pay tv
offre anche le tre partite che Dazn si era aggiudicata, in
esclusiva, con l'ultimo bando. OTT che a sua volta necessita della
visibilità che viene garantita da Sky. Anche perché in Italia,
complice l'elevato tasso di pirateria - sono due milioni gli
italiani che guardano le partite gratuitamente - il bacino di
clientela resta limitato a 5-6 milioni di utenti paganti.
fch
(END) Dow Jones Newswires
February 08, 2020 04:15 ET (09:15 GMT)
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