Banche: si apre la stagione delle fusioni (MF)
19 Febbraio 2020 - 08:32AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il blitz di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca ha
ufficialmente aperto la stagione del consolidamento nel sistema
bancario
italiano. La mossa della Ca' de Sass ha dato una scossa alla
foresta
pietrificata del credito italiano dove ormai da 13 anni non si
muove una
foglia. A parte la fusione tra Bpm e Banco Popolare e i
salvataggi infatti
non ci sono state altre operazioni straordinarie.
Oggi però, scrive MF, le condizioni per cambiare ci sono tutte.
Da un
lato, in uno scenario caratterizzato da tassi zero e da
stagnazione
economica, la scala è lo strumento più efficace per realizzare
sinergie di
costo e ricavo. Dall'altro, la concorrenza di fintech e big tech
si sta
facendo sempre più serrata, come dimostra la crescita di Google
Pay e
Apple Pay sul mercato europeo. Spazio per il consolidamento
sembra esserci
soprattutto per le banche medie dove il livello di
frammentazione è
superiore alla media europea. E se infatti l'ultima ondata di
fusioni,
quella del 2006-2007, ha interessato soprattutto gli istituti di
grandi
dimensioni, oggi banker e investitori si aspettano una
semplificazione tra
i pesi medi del settore.
Con l'uscita di Ubi e Bper dal ballo delle debuttanti, i
candidati al
consolidamento non sono molti. C'è per esempio Banco Bpm che,
dopo aver
digerito una laboriosa fusione e una dura pulizia di bilancio,
si appresta
ora a licenziare il nuovo piano industriale e, soprattutto, a
eleggere il
nuovo vertice. Il gruppo guidato da Giuseppe Castagna aveva fino
a lunedì
sera due partner naturali, Ubi e Bper, che però oggi sono
indisponibili
per altre operazioni straordinarie. Resterebbe la carta Mps.
Alla
Commissione Ue la delegazione del Tesoro avrebbe presentato un
pacchetto
che prevede un de-risking fino a 10 miliardi assistito da Amco
(ex Sga) e
la successiva cessione della good bank valutata tra 1 e 1,5
miliardi. Un
piano che, se approvato, spianerebbe la strada alla scelta di un
partner.
Difficile dire se Castagna sia pronto per un boccone
decisamente
impegnativo come il Monte che, in alternativa, potrebbe finire
nel mirino
di gruppi francesi o di fondi di private equity.
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
February 19, 2020 02:17 ET (07:17 GMT)
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