Il mercato dello sviluppo real estate è in ripresa (non solo a Milano) e per questo c'è chi scommette che non ci vorrà molto per individuare un compratore per il gruppo immobiliare Galotti, che ha ufficialmente avviato una ricognizione per trovare investitori disposti a rilevare la maggioranza. La società, con sede a Bologna, anni fa è stata costretta ad avviare una procedura di 182 bis e da allora ha proceduto alla liquidazione di una serie di asset.

Il gruppo guidato dalla famiglia Marchesini e gestito dal chief restructuring officer Luca Fantin è una storica azienda del settore real estate italiano, fondata addirittura nel 1860, che intorno agli anni 2000 è emersa come uno dei principali developer italiani. Galotti ha fornito i servizi di project management per un'area dell'iconico progetto di Milano Porta nuova (quella delle Varesine) e ha realizzato il quartiere Meridiana di Bologna. La crisi economica ha però colpito molte società che storicamente si occupavano di progetti di sviluppo e così nel 2014 il debito della Galotti è risultato insostenibile, costringendo la società ad avviare la ristrutturazione. L'indebitamento allora faceva capo principalmente a Intesa Sanpaolo e Unicredit ma anche ad altri istituti di credito. Da allora è stata avviata una lunga operazione di cessioni, che di fatto hanno portato il gruppo fuori dalla procedura.

La società ha comunque chiuso il 2018 (ultimo bilancio disponibile) con passività complessive per 185 milioni, 170 dei quali riferibili a debito bancario. L'esercizio 2019, secondo quanto risulta, anche grazie a un'ultima serie di operazioni straordinarie non dovrebbe discotarsi molto dal 2018. In questo contesto la società, in accordo con gli istituti creditori, ossia Intesa Sanpaolo e Unicredit, rimaste sostanzialmente da sole a capo dei crediti, ha affidato un mandato a Vitale per trovare un compratore. Il momento di mercato sembra propizio, visto che molti fondi di private equity in un periodo di tassi vicini allo zero, sono alla ricerca di investimenti che portino a rendimenti accettabili. Galotti oggi è rimasta titolare di due progetti di sviluppo, uno a Bologna e uno a Roma, entrambi con una superficie complessiva intorno ai 100 mila metri quadrati. Nel primo caso, il progetto di Bologna necessita ancora di alcune autorizzazioni e approvazioni urbanistiche, mentre il secondo, lo sviluppo romano, prevede un'area dedicata a residenziale (circa 60 mila mq) e a entertainment (circa 30 mila mq). Lo sviluppo romano è invece più vicino alla fase di realizzazione. Peraltro Roma, in un periodo storico in cui le operazioni a Milano stanno aumentando esponenzialmente, è ritenuta una meta interessante, soprattutto per gli sviluppi residenziali.

red/fch

 

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February 21, 2020 02:37 ET (07:37 GMT)

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