L'azionario milanese ha chiuso in forte calo l'ultima seduta
della settimana, in linea con le perdite diffuse in tutta Europa. A
pesare sul sentiment del mercato è stato il timore di un impatto
negativo del coronavirus sull'economia globale piú grave di quanto
previsto inizialmente.
Il Ftse Mib ha segnato un ribasso dell'1,22% a 24773 punti. Al
momento Wall Street è in flessione, con il Dow Jones che registra
un -0,68%.
Sul fronte dei dati macro, l'indice Pmi composito dell'Eurozona
preliminare di febbraio si è attestato a 51,6 punti, in salita
rispetto ai 51,3 di gennaio e appena sotto le stime di consenso a
51 punti. L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si
è, invece, attestato a 52,8 punti, in rialzo rispetto ai 52,5 del
mese precedente (52,1 punti il consenso). Quello manifatturiero è
salito a 48,4 punti dai 48 precedenti (47,5 punti il consenso).
Negli Stati Uniti, il Pmi servizi americano, nella lettura
preliminare di febbraio, è sceso in territorio di contrazione,
sotto quota 50 punti, a 49,4. Il dato è in netta contrazione
rispetto ai 53,4 punti di gennaio ed è sui minimi da 76 mesi. Il
Pmi manifatturiero, nella lettura preliminare di febbraio, si è
attestato a 50,8 punti. Anche questo dato è in discesa rispetto ai
51,9 punti di gennaio ed è sui minimi da 6 mesi.
Per quanto concerne l'inflazione dell'area euro, l'indice dei
prezzi al consumo nell'area euro a gennaio, secondo la lettura
definitiva, è diminuito dell'1,0% m/m mentre è salito dell'1,4%
a/a, in linea con le previsioni del consenso e con il dato
preliminare.
In particolare, in Italia a gennaio l'indice nazionale dei
prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello
0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (come nel mese di
dicembre).
A piazza Affari, sotto i riflettori Tim (+3,79%), in scia alle
rinnovate indiscrezioni sull'interesse di Kkr per una quota della
rete del gruppo telefonico. Secondo Banca Imi, un potenziale e
parziale spin-off della rete permetterebbe di liberare il valore
della linea fissa di Tim ed estrarre risorse per accelerare gli
investimenti sulla fibra e la riduzione del debito.
Bene Nexi (+1,45%), su cui Equita Sim ha alzato il target price
a 16 euro da 13,6 euro, confermando a hold il rating, di riflesso
ad un miglioramento delle stime di Eps al 2022 dell'11%.
Anche oggi al centro dell'attenzione i bancari. In rialzo B.Mps
(+0,59%), mentre il resto del settore paga i recenti forti
guadagni: Ubi B. (-0,38%), Intesa Sanpaolo (-1,21%), Banco Bpm
(-2,86%), Bper (-2,91%), Mediobanca (-1,86%) e B.P.Sondrio
(-2,95%). Da segnalare Unicredit (-3,89%) dopo le ipotesi di stampa
secondo cui l'a.d., Jean-Pierre Mustier, sarebbe tra i possibili
candidati alla carica di Ceo di Hsbc.
Resiste ai cali Atlantia (+0,18%), dopo le dichiarazioni del
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli:
"agli italiani, che sono i proprietari delle autostrade, bisogna
garantire delle condizioni di vantaggi manifesti. Se ci saranno da
parte di Aspi idee e proposte di questo tipo il Governo è
disponibile a valutarle".
In forte calo Azimut H. (-5,83%), B.Mediolanum (-2,75%) e
Finecobank (-3,29%) e B.Generali (-1,85%). Denaro, invece, su Anima
H. (+0,21% a 4,83 euro), su cui Equita Sim e Kepler Cheuvreux hanno
alzato il prezzo obiettivo rispettivamente da 5,1 a 5,3 euro e da
5,5 a 5,8 euro, confermando entrambe il rating buy in scia ai
risultati 2019.
In rosso il settore del lusso, su cui gravano le
preoccupazioni
dell'impatto del coronavirus: secondo Goldman Sachs, l'epidemia
peserá
per l'11% dell'Eps 2020 delle aziende produttrici di beni di
alta gamma.
In particolare, Aeffe (-4,1%), S.Ferragamo (-2,47%), Moncler
(-2,88%) e
Tod'S (-1,4%), B. Cucinelli (-2,36%).
In discesa Tenaris (-4,44% a 9,37 euro), su cui Jefferies ha
ridotto il target price a 12 euro da 13 euro, confermando a buy il
rating, in seguito ad un taglio della stima dell'Ebitda 2020 dopo i
conti 2019. Seguono Prysmian (-3,9%), Juventus (-3,14%), Ferrari
(-2,65%) e Saipem (-2,01%).
Tra le mid cap, in discesa Salini Impregilo (-3,44% a 1,46 euro)
dopo che Kepler Cheuvreux ha ridotto il prezzo obiettivo da 2 a
1,65 euro, abbassando le stime di Eps del 14% sul 2020 (hold). In
calo anche Mondadori (-4,73%), Piaggio (-3,89%) e Maire T.
(-3,26%).
Sull'Aim, in evidenza Italia Independent, che segna un +25% in
asta di chiusura. La societá ha reso noto che a meno di un mese
dalla firma dell'accordo esclusivo di cinque anni per la creazione
di collezioni CR7 eyewear, in nove giorni di presale e senza avere
ancora mostrato la collezione, ha giá registrato vendite superiori
al milione di euro a valori di mercato.
cm
chiara.migliaccio@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
February 21, 2020 11:45 ET (16:45 GMT)
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