Seduta all'insegna della volatilità nei mercati dopo la decisione inaspettata della Fed di tagliare i tassi d'interesse sui Fed Funds di 50 punti base, portandoli in un intervallo tra 1% e 1,25%.

Dopo una prima iniziale reazioni positiva i mercati hanno di nuovo invertito la rotta con Wall Street che ora viaggia di nuovo in negativo (Dow Jones -1,46%), anche alla luce del fatto che ieri l'azionario americano aveva chiuso in rally (Dow Jones +5,09%) proprio sulle attese di eventuali mosse da parte della Banca Centrale.

Il Ftse Mib, in scia alla notizia della Fed, ha prima accelerato al rialzo, per poi rallentare seguendo il movimento americano. L'indice milanese ha chiuso con +0,43% a 21748 punti, oscillando tra un massimo intraday a 22.340 punti e un minimo a 21.651 punti.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che "l'epidemia" di coronavirus "peserá sull'economia Usa e globale", aggiungendo che i suoi "effetti sull'economia restano molto incerti", così come la sua durata, che resta "impossibile da definire". Il numero uno della Fed ribadisce poi che la Banca monitora la situazione e agirà se necessario, ma resta il "no comment sulla possibilitá di uno stimolo fiscale in Usa".

I ministri delle Finanze e i governatori delle Banche Centrali del G7 hanno dichiarato di essere pronti a collaborare per quel che riguarda gli interventi, che includono anche misure di stimolo fiscale, per proteggere i loro Paesi dai rischi economici dovuti alla diffusione del coronavirus.

Sul fronte dei dati macro, in Italia a gennaio 2020 il tasso di disoccupazione è stabile al 9,8% mentre quello giovanile aumento al 29,3% (+0,6 punti percentuali).

Per quanto riguarda l'Eurozona, l'inflazione a febbraio, secondo la lettura preliminare, è cresciuta dell'1,2% a livello annuale, in rallentamento dal +1,4% a/a del mese di gennaio e in linea con il consenso degli economisti.

Il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,4% a gennaio, stabile rispetto a dicembre e in linea con quanto atteso dal consenso degli economisti.

Infine, a gennaio, l'indice dei prezzi alla produzione industriale nell'area euro è salito dello 0,4% m/m ed è calato dello 0,5% a/a. Il dato tendenziale è in linea col consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal.

A piazza Affari, in forte progresso Poste I. (+3,87%), Amplifon (+3,64%), Finecobank (+2,23%) e Recordati (+2%). Segue Snam (+2,45%), promossa da Banca Akros da neutral ad accumulate, con prezzo obiettivo che passa da 4,8 a 4,9 euro, dopo il completamento del piano di buyback.

Bene Diasorin (+2,93%). Thermo Fischer, ha evidenziato Equita Sim, "ha lanciato un'offerta cash per il 100% di Qiagen a 39 euro perazione, che rappresenta un premio del 23% rispetto alla chiusura di ieri. La notizia è "positiva per il settore nel suo complesso perchè aumenta l'appeal speculativo legato a ipotesi di consolidamento", hanno commentato gli esperti, che ricordano come Diasorin abbia "una partnership con Qiagen".

Tra gli industriali, hanno brillato Stm (+2,76%), B.Unicem (+2,42%), Ferrari (+1,52%), Prysmian (+1,03%) e Fca (+1,03%). In evidenza Leonardo Spa (+1,45%), su cui Banca Imi ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 14 euro in attesa dei conti 2019.

In calo Pirelli (-2,1%) dopo i conti 2019; Mediobanca Securities ha ribadito il rating neutral e il prezzo obiettivo a 5,10 euro sul titolo.

In calo il settore bancario. In particolare Unicredit (-4,24%), B.Mps (-5,65%), B.P.Sondrio (-3,83%), Bper (-2,35%), Mediobanca (-0,91%) e Ubi B. (-0,48%). In territorio negativo anche Intesa Sanpaolo (-0,82%), dopo una seduta in rialzo.

Da segnalare Banco Bpm (-8,23%), in seguito alla presentazione del nuovo piano industriale al 2023. "Non devo rispondere" all'Ops "di nessuno perchè stiamo facendo la nostra roadmap su base stand alone.

Avremo tempo nei prossimi mesi per mostrare la capacitá di raggiungere i target grazie a una sostenibile profittabilitá generata dal core business. Il mio obiettivo è iniziare questo 2020 con soliditá nonostante la situazione del coronavirus. Abbiamo un buon futuro su base stand alone. Se poi ci sará in futuro un consolidamento di banche di medie dimensionì vedremo come muoversi e come si muoverá il mercato" ha detto il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, rispondendo a un analista che gli chiedeva come intendesse muoversi nell'orizzonte del consolidamento e se il banchiere avesse intenzione di rispondere all'Ops lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi B.

In calo anche Tim (-1,75%), Unipol (-1,85%) e Saipem (-1,45%). In rosso Atlantia (-1%), su cui Moody's ha ridotto il rating a Ba3 da Ba2 in seguito alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe, che ha comportato delle modifiche unilaterali ai contratti delle concessioni autostradali italiani con gli articoli 13 e 35, aumentando l'incertezza del profilo di credito di Autostrade per l'Italia (Aspi).

Tra le mid cap, bene Zignago (+4,72%), Dovalue (+4,37%) e Piaggio (+0,56%), su cui Banca Imi ha confermato il rating buy e un prezzo obiettivo a 3,4 euro, valutando positivamente i dati sulle vendite di due ruote in Italia a febbraio, che "confermano il solido outlook anticipato da Piaggio in occasione della pubblicazione dei conti 2019".

Da segnalare Saras (+1,75% a 1,05 euro), in scia ai giudizi degli analisti dopo i conti 2019. Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 1,56 euro sul titolo; buy anche per Equita Sim, con target price rivisto da 1,65 a 1,5 euro, mentre per Mediobanca Securities il rating è neutral, con Tp che scende da 1,65 a 1,60 euro. Da notare che i nuovi target price restano molto al di sopra degli attuali prezzi di Borsa.

In calo, invece, Salini Impregilo (-2,39%), Mediaset (-2,14%) e Unipolsai (-1,99%).

Sull'Aim, in rally Wm Capital (+6,95%), dopo in conti 2019. La societá ha chiuso lo scorso anno con un utile netto di 0,03 mln euro, in crescita rispetto ai 0,002 mln del 2018.

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March 03, 2020 11:50 ET (16:50 GMT)

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