Un consiglio d'amministrazione più ampio per permettere l'ingresso di figure manageriali e professionali ancora più addentro al business dello spazio. Avio mette in rampa di lancio la nuova governance, che nelle intenzioni vuole essere in continuità con il top management che in tre anni di borsa ha guidato l'azienda dell'aerospazio, operante nel settore dei lanciatori per missili e satelliti, e che allo stesso tempo innesti competenze ed esperienze anche di carattere internazionale. Propositi messi nero su bianco nel parere approvato dal cda lo scorso 28 febbraio, quando il board ha comunicato l'intenzione di presentare una propria lista di candidati da sottoporre agli azionisti per il rinnovo degli organi amministrativi.

La natura pluriennale dei programmi d'investimento e sviluppo di nuovi prodotti maturati nell'ultimo triennio suggeriscono «di dare continuità» all'azione di attuazione delle strategie messe in campo dal consiglio, si legge nel documento. Per i prossimi tre-quattro anni, d'altronde, il gruppo guidato dall'amministratore delegato Giulio Ranzo ha già in portafoglio ordini per circa mezzo miliardo di euro. Per questa ragione l'intenzione è quella di riproporre l'attuale squadra con alcuni innesti. Il cda pertanto dovrà passare da nove a undici componenti. Eccezion fatta per l'ad e il presidente, dovrebbero essere tutti non-esecutivi e prevalentemente indipendenti. I due nuovi componenti vanno nella direzione di garantire il rispetto delle disposizioni sulla composizione di genere (già oggi un terzo dei consiglieri è donna) e di rafforzare competenze nel settore aerospazio nonché includere specifiche esperienze in ambito Esg.

Proprio su questo fronte l'azienda di Colleferro sta sperimentando nuovi motori per lanciatori alimentati a metano, mentre è di lunedì 2 marzo l'intesa con la lussemburghese Made in Space Europe che sfrutterà un braccio robotico e un modulo propulsivo capace di eseguire più missioni anche con l'intento di recuperare detriti nello spazio. Intanto. dopo investimenti per 130 milioni di euro e dopo aver distribuito dividendi per 10 milioni, Avio ha ancora cassa netta a disposizione e non esclude eventuali acquisizioni che consentano una crescita anche per vie esterne. A fine gennaio Akros, stimando che i ricavi del gruppo siano «trainati dalla crescita organica del programma Vega C nei prossimi anni calcolava che abbia a disposizione fino a 100 milioni di euro da investire in potenziali acquisizioni. Per il momento la società si guarda attorno, puntando su aziende di piccole e medie dimensioni sia italiane sia estere.

red/fch

 

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March 04, 2020 04:04 ET (09:04 GMT)

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