Il gruppo Cir nel 2019 ha registrato un risultato netto, prima degli effetti relativi a Gedi, positivo per 14,3 milioni (22,6 milioni escludendo elementi non ricorrenti e cambi di principi contabili, in linea con 21,8 milioni, valore comparabile per l'esercizio 2018); includendo Gedi, il gruppo ha registrato una perdita di 122,4 milioni di euro.

I ricavi consolidati, spiega una nota, sono pari a 2,114 mld, sostanzialmente stabili rispetto al 2018, con KOS in crescita del 9,2% e Sogefi in flessione del 3,3%.

L'Ebitda consolidato è ammontato a 290,3 milioni (13,7% dei ricavi); ante applicazione del principio Ifrs 16, l'Ebitda risulterebbe pari a 238,6 milioni, in riduzione del 7,4% rispetto al valore del 2018 (257,7 milioni), a causa dell'andamento non favorevole del mercato automotive, in cui opera Sogefi, e dei significativi oneri non ricorrenti sostenuti per la realizzazione di operazioni straordinarie, in particolare l'acquisizione di Charleston da parte di KOS e la fusione CIR-COFIDE.

Il risultato operativo (Ebit) consolidato è stato pari a 85,5 milioni (4% dei ricavi), rispetto a 109,6 milioni nel 2018 e la diminuzione è dovuta ai fattori già sopra menzionati.

Il portafoglio di investimenti finanziari della capogruppo e delle controllate non industriali ha registrato un rendimento del 4,5% (esclusi private equity e altre partecipazioni), leggermente superiore ai benchmark di mercato in tutte le categorie di assets.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2019, ante Ifrs 16, ammontava a 327,6 milioni, in aumento di 107,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 (219,8 milioni).

A fronte di un free cash flow consolidato pari a circa 66 milioni, KOS ha realizzato investimenti in acquisizioni e greenfield per 117,7 milioni, Sogefi ha realizzato investimenti in nuovi plants per 10,5 milioni, sono stati distribuiti dividendi per complessivi 40,9 milioni e sono state acquistate azioni proprie per 4,7 milioni.

I debiti finanziari per diritti d'uso ex Ifrs 16 al 31 dicembre 2019 ammontavano complessivamente a 800,1 milioni e pertanto l'indebitamento finanziario netto consolidato complessivo ammontava a 1.127,7 milioni. I debiti ex Ifrs 16 riguardano principalmente la controllata KOS (737,3 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione (da notare che Charleston opera esclusivamente in locazione).

Il patrimonio netto di gruppo al 31 dicembre 2019 era pari a 770,7 milioni rispetto a 923,3 milioni al 31 dicembre 2018 e la riduzione è riconducibile alla perdita registrata su Gedi, alla distribuzione di dividendi e all'acquisto di azioni proprie.

Al 31 dicembre 2019 il gruppo impiegava 18.648 dipendenti rispetto a 14.006 al 31 dicembre 2018. L'incremento è dovuto all'acquisizione di Charleston che impiega 3.981 persone.

com/cce

 

(END) Dow Jones Newswires

March 09, 2020 09:21 ET (13:21 GMT)

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