Ima: utile di gruppo 2019 a 169,2 mln (+62,7 a/a)
12 Marzo 2020 - 1:57PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Gruppo Ima ha chiuso il 2019 con un utile di gruppo in
crescita del 62,7% a 169,2 mln e ricavi netti pari a 1.595,5
milioni di euro, evidenziando una crescita del 6,3% rispetto a
1.500,4 milioni al 31 dicembre 2018.
La quota export, spiega una nota, è stata pari a circa il 90%,
con una crescita in tutte le aree del mondo, in particolare nei
paesi europei, America del Nord e negli altri paesi
extraeuropei.
In crescita il margine operativo lordo ante oneri non ricorrenti
salito a 281 milioni di euro (+8,1% rispetto ai 260 milioni al 31
dicembre 2018) e il margine operativo lordo salito a 273,4 milioni
di euro (+7,8% rispetto ai 253,6 milioni al 31 dicembre 2018). Tale
dato risulta in aumento di 23,2 milioni di euro per effetto
dell'applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16.
L'Ebit è risultato pari a 192,5 milioni di euro (-8,4% rispetto
ai 210,1 milioni al 31 dicembre 2018). In sensibile crescita come
accennato l'utile dell'esercizio salito a 169,6 milioni di euro
(+36,1% rispetto ai 124,6 milioni nel 2018) e l'utile del gruppo
che ha raggiunto 169,2 milioni di euro (+62,7% rispetto ai 104
milioni nel 2018).
Il portafoglio ordini consolidato, pari a 909 milioni di euro,
risulta in leggera flessione (-3,5%) rispetto ai 941,5 milioni al
31 dicembre 2018.
Il Gruppo Ima chiude l'esercizio 2019 con risultati in crescita
rispetto all'anno precedente, grazie al positivo andamento delle
vendite di macchine automatiche e linee complete verso i settori di
riferimento e al contributo delle neo acquisite Spreafico, Tecmar,
ATOP e Perfect Pack, consolidate rispettivamente dai mesi di
aprile, luglio e agosto 2019.
Nel periodo aprile-dicembre 2019, Spreafico, Tecmar, ATOP e
Perfect Pack hanno generato complessivamente ricavi per 75,3
milioni di euro e un Ebitda ante oneri non ricorrenti pari a 24
milioni di euro. Alla data del 31 dicembre 2019 presentano un
indebitamento finanziario netto pari a 29,7 milioni di euro e un
portafoglio ordini pari a 29,4 milioni di euro.
All'assemblea degli azionisti prevista per il 21 aprile 2020
sarà proposto un dividendo di 2 euro per azione (2 euro nel
2019).
"Il gruppo, dopo aver consuntivato un'ottima performance a
livello economico e patrimoniale, ha chiuso l'esercizio 2019 con un
portafoglio ordini sia in termini quantitativi sia qualitativi che
garantisce una buona visibilità sull'esercizio in corso. Anche in
considerazione delle azioni poste in essere per fronteggiare la
situazione attuale di grande incertezza legata al diffondersi del
(COVID-19) Coronavirus riteniamo al momento che l'esercizio 2020
non dovrebbe scostarsi significativamente dall'esercizio
precedente, fornendo poi nell'anno in corso ulteriori aggiornamenti
rispetto alla previsione indicata", si legge nelle previsioni al
2020.
Nel commentare l'andamento del gruppo al 31 dicembre 2019
Alberto Vacchi, presidente e a.d. di Ima, ha dichiarato:
"L'esercizio si è chiuso con una crescita dei ricavi a circa 1,6
miliardi e un sensibile incremento dell'utile netto. I risultati
sono da attribuire al forte impegno nella digitalizzazione,
all'eccellenza della nostra tecnologia e al contributo delle
acquisizioni effettuate nel 2019, tra cui ATOP che ha riportato
ottimi risultati in termini di fatturato e redditività nel primo
anno di ingresso nel Gruppo Ima. La significativa generazione di
cassa prodotta anche nel 2019 ci ha consentito di attuare
investimenti ordinari e strategici, aumentando il valore del gruppo
e dalla prossima assemblea sarà proposto un dividendo in linea
rispetto all'anno precedente. In questa fase di emergenza
imprevista - ha continuato il presidente - ci stiamo impegnando con
tutti gli strumenti possibili per rispondere alle richieste dei
nostri clienti in tutto il mondo.
Le nostre attività produttive e di servizio in Italia proseguono
nel pieno rispetto delle normative e prescrizioni che sono state
emanate per prevenire il contagio. Le nostre aziende in Europa sono
tutte in piena attività: abbiamo applicato, rinforzandole, tutte le
raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali ed europee, per
ridurre le 4 possibilità di contagio. Vorrei sottolineare che molte
delle nostre produzioni così come la rete commerciale sono
localizzate nelle diverse aree geografiche in cui la presenza del
virus risulta a tuttora limitata. Al momento, alla luce della
piuttosto recente crescita della diffusione in Italia non è
possibile quantificare le eventuali ripercussioni sul business e
sui risultati aziendali anche perché il Gruppo Ima ha la capacità
di recuperare nel corso dell'anno eventuali rallentamenti
nell'acquisizione degli ordini o della prestazione dei servizi che
si potrebbero verificare nelle prossime settimane in caso di
ulteriori restrizioni imposte dalle autorità che comunque, come più
volte manifestato, intendono salvaguardare le attività produttive
ed industriali del Paese. Nel caso in cui tale situazione dovesse
protrarsi molto a lungo, avremo modo di valutare i possibili
impatti sulla base dei risultati che il Gruppo andrà a realizzare
nel primo e secondo trimestre del corrente anno che saranno
prontamente resi noti ai mercati finanziari. Nella situazione
attuale, alla luce del portafoglio ordini esistente a fine 2019 e
sulla base degli ordini acquisiti nei primi due mesi del corrente
anno non abbiamo segnali negativi da evidenziare o elementi che
potrebbero impattare in maniera rilevante sui risultati aziendali
non avendo al momento la piena visibilità sull'anno in corso e
sull'evolversi del 2020".
com/cce
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March 12, 2020 08:42 ET (12:42 GMT)
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