A2A ha chiuso il 2019 riportando un utile netto in

crescita tendenziale del 13,1% a 389 milioni di euro e ricavi in aumento

del 12,8% a 7,324 miliardi. L'Ebitda, si legge in una nota, è invariato a

1,234 miliardi, con l'Ebit che migliora del 16,8% a 687 milioni.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre è a debito per 3,154

miliardi, in peggioramento rispetto ai 3,022 mld dell'anno precedente.

Dallo spaccato per singole business unit emerge poi che 'Generazione e

Trading' ha restituito ricavi di 4,399 miliardi, in aumento di 545 milioni

di euro rispetto all'esercizio precedente. Per la unit 'Mercato', il giro

d'affari è aumentato del 22,2% a 2,724 mld, trainato sia dalle maggiori

quantità vendute di elettricità e gas sia dal consolidamento

per dodici mesi del gruppo Acsm Agam. Il fatturato della unit 'Ambiente' è

stato di 1,047 miliardi (1,022 mld nel 2018), mentre quello della unit

'Reti e calore' è calato a 1,096 miliardi (1,11 mld). La business unit

'Estero' ha infine riportato ricavi per 3 milioni, in decremento rispetto

agli otto milioni del 31 dicembre 2018 e le vendite di A2A Smart City

sono state pari a 63 milioni di euro, in aumento di 10 milioni di euro

anno su anno.

Il Cda proporrà ai soci la distribuzione di una cedola unitaria di

0,0775 euro (+10,7% a/a), che corrispondente a un monte dividendi di circa

241 milioni di euro. Il Board tornerà a riunirsi il prossimo 30 marzo per

fissare la data dell'assemblea, che dovrà tenersi entro l'11 giugno.

com/ofb

 

(END) Dow Jones Newswires

March 19, 2020 11:11 ET (15:11 GMT)

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