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Il nuovo Piano industriale al 2024 elaborato da A2A conferma una crescente politica dei dividendi già avviata nel corso dello scorso anno.

In particolare, si legge in una nota, la cedola è prevista in aumento da 7,75 centesimi di euro per azione del 2019 a otto centesimi nel 2020, confermando pertanto la proposta di una crescita media annua minima del dividendo del 5% dal 2021 al 2024.

Il Piano indica poi un Ebitda ordinario in crescita di 434 milioni nell'arco di Piano, per raggiungere al 2024 quota 1,626 miliardi di euro con una crescita distribuita tra tutte le Business Unit del gruppo.

Gli investimenti totali sostenuti dalla multiutility saranno pari a circa 4,5 miliardi, di cui circa 0,6 mld relativi allo sviluppo nel segmento delle fer. COme da tradizione, nel Piano non sono incluse le potenzialioperazioni di M&A (con esclusione di quelle relative alle rinnovabili) né gli effetti delle future aggregazioni locali.

Ad oggi tuttavia, ricorda la nota, un'aggregazione locale è in una fase di realizzazione (Ebitda incrementale di 35 mln) e un'altra è in fase avanzata di analisi.

Il nuovo progetto industriale conferma poi l'attenzione verso una struttura patrimoniale equilibrata: nonostante i crescenti investimenti e l'aumento dei dividendi, è infati previsto che il Piano autofinanzi nel quinquennio tutto lo sviluppo ordinario (generazione di flussi finanziari 0,23 mld) e assorba cassa solo per finanziare le acquisizioni.

La posizione finanziaria netta nel 2024 dovrebbe quindi appesantirsi di 0,6 mld rispetto al 2019 (da 3,15 a 3,77 mld), ma con una riduzione del rapporto Pfn/Ebitda fino a 2,3 volte (da 2,6x nel 2019), grazie alla crescita della redditività operativa.

Tre sono i pilastri previsti. Climate Action, che poggia su una visione di lungo periodo finalizzata alla decarbonizzazione, traguardando la dismissione degli impianti a olio e carbone entro il 2025, con un impegno concreto nel sostenere la transizione energetica mediante lo sviluppo di nuove fontirinnovabili e soluzioni per migliorare; Circular Economy, con l'obiettivo di rendere concreto nei territori di competenza il recupero di materia ed energia secondo i migliori standard di gestione dei rifiuti e la gestione del ciclo idrico integrato; Smart Solutions, ossia un modello basato sulla digitalizzazione dei servizi e sull'adozione di soluzioni innovative e all'avanguardia tecnologica per supportare, in particolare, l'efficienza energetica e l'elettrificazione dei consumi.

Il nuovo Piano è stato redatto prima dell'emergenza sanitaria del coronavirus e pertanto - in considerazione del fatto che c'è grande incertezza sull'attuale contesto macroeconomico globale, verrà sottoposto all'attenzione del nuovo Consiglio (la nomina si terà in occasione della prossima assemblea di bilancio) per eventuali modifiche, integrazioni e aggiornamenti.

com/ofb

(END) Dow Jones Newswires

March 19, 2020 11:30 ET (15:30 GMT)

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