L'azionario europeo chiude in rialzo, dopo una seduta

estremamente volatile con gli indici che hanno alternato rialzi e ribassi.

Il Ftse Mib ha segnato a fine giornata un +2,29% a 15466 punti.

A spingere le Borse europee il rialzo di Wall Street che, dopo

un'apertura in rosso, tenta il rimbalzo con il Dow Jones che registra

+1,31%.

La Bce ha svelato un nuovo programma di acquisto di obbligazioni da 750

mld euro volto a proteggere l'economia e il sistema finanziario della zona

euro, mentre la Fed ha dichiarato che lancerá un nuovo strumento di

prestito per sostenere i fondi comuni di investimento del mercato

monetario statunitense.

Inoltre, nella riunione speciale di oggi, il board della Bank of England

ha votato all'unanimitá per aumentare il programma di acquisto di titoli

di Stato del Regno Unito e di titoli societari non finanziari investment

grade di 200 miliardi gbp a un totale di 645 miliardi. La Banca ha poi

ridotto il tasso di riferimento bank rate di 15 punti base, allo 0,1%.

Sul fronte dei dati macro, l'indice sull'attivitá manifatturiera

regionale elaborato dalla Fed di Filadelfia, che si è attestato a marzo a

-12,7 punti, in forte ribasso rispetto ai 36,7 di febbraio. Il dato è

nettamente inferiore a quanto atteso dal consenso degli economisti, che si

aspettavano un calo a 28 punti.

Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti

(dato destagionalizzato) sono diminuite di 70.000 unitá a quota 281.000,

rispetto al totale di sette giorni fa. Gli economisti contattati dal Wall

Street Journal si attendevano un dato a 220.000 unitá.

A piazza Affari, in evidenza Poste I. (+8,54%). Equita Sim ha alzato da

hold a buy il rating sul titolo, che entra nel portafoglio raccomandato

con un peso di 420 punti base, con un prezzo obiettivo che resta a 10,7

euro. Bene Unipol (+17,23%), S.Ferragamo (+11,8%), Campari (+10,04%),

Diasorin (+7,12%) e Tim (+5,01%).

In luce Snam (+4,99%), dopo la pubblicazione dei conti dello scorso

anno. La societá ha chiuso il 2019 con un utile netto adj, che esclude gli

special item (3 mln euro, al netto del relativo effetto fiscale), di 1.093

mln euro, in aumento di 83 mln euro, pari all'8,2%, rispetto al 2018.

L'a.d. Marco Alverá ha dichiarato che l'azienda si aspetta "impatti

limitati" dal Coronavirus "nel complesso", anche se dipenderá dalla durata

e dalla gravitá dell'emergenza.

In rialzo Saipem (+10,7%) ed Eni (+4,05%). Su quest'ultima Kepler

Cheuvreux conferma la raccomandazione buy, riducendo il prezzo obiettivo

da 16 a 10 euro. Gli esperti hanno abbassato le stime sul prezzo del Brent

nel lungo periodo da 65 usd al barile a 50 usd al barile. Inoltre, nella

seduta odierna, l'a.d. Di Eni, Claudio Descalzi, ha acquistato sul mercato

29.300 azioni ordinarie dell'azienda, a un prezzo medio unitario di 6,7651

euro che ha comportato un investimento complessivo di 198.217,43 euro.

Per quanto riguarda i bancari, in progresso B.P.Sondrio (+5,8%),

Unicredit (+5,29%), Bper (+1,54%), Banco Bpm (+1,28%), Intesa Sanpaolo

(+1,18%) e Ubi B. (+0,22%), mentre chiudono in negativo Mediobanca

(-0,78%) e B.Mps (-0,1%).

Contrastati gli industriali. In forte rialzo Pirelli (+5,28%) e Stm

(+8,06%), su cui Citigroup ha alzato la raccomandazione da neutral a buy,

con prezzo obiettivo che passa da 27,5 a 21 euro. Seguono Prysmian

(+2,92%), Ferrari (+2,27%) e Cnh I. (+3,54%).

In forte calo Fca (-5,13%), che in collaborazione con la United Auto

Workers e dopo aver ascoltato le preoccupazioni dei dipendenti, ha deciso

di sospendere la produzione negli stabilimenti in Nord America, a partire

progressivamente da oggi e fino alla fine di marzo. In territorio negativo

anche B.Unicem (-1,86%).

In territorio positivo A2A (+0,44%) dopo i risultati dello scorso anno,

tra cui si nota un utile netto in crescita tendenziale del 13,1% a 389

milioni di euro e ricavi in aumento del 12,8% a 7,324 miliardi. In rosso

Nexi (-2,8%) e Moncler (-1,75%).

Tra le mid cap, bene A.Bologna (+14,45%), Autogrill (+13,98%) e Danieli

(+11,63%). Da notare Salini Impregilo (+19,63%), dopo la cessione ad Ictas

dell'intera partecipazione detenuta da Astaldi (+21,02%), nella

Concessionaria del Terzo Ponte e dei crediti correlati, al prezzo di 315

milioni usd. La notizia conferma che il piano concordatario prosegue con

successo nell'interesse dei creditori e nella logica di Progetto Italia

varato da Salini Impregilo. Il terzo ponte sul Bosforo, infatti, era uno

degli asset da vendere.

Male Saras (-5,85%), dopo che Equita Sim ha ridotto il target price del

20% a 1,2 euro in seguito ad un taglio delle stime per il nuovo scenario

2020 sia di domanda che di offerta. Seguono B.Cucinelli (-6,06%), Dovalue

(-4,46%) ed Enav (-4,16%).

Da segnalare Cattolica Ass. (-6,65%): l'utile netto del 2019 di gruppo a

75 mln euro (107 mln euro nel 2018) è in flessione del 29,7% e sconta

l'effetto di diverse poste straordinarie negative. Mediobanca Securities

ha confermato il rating neutral sul titolo con target price di 7 euro per

azione.

Sull'Aim, in calo Prismi (-1,52%), dopo i conti 2019. La societá ha

chiuso lo scorso anno riportando una perdita netta consolidata in crescita

a 5,1 mln euro, che si confronta con un risultato negativo per 1,6 mln

conseguito al termine dell'esercizio precedente.

cm

chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

March 19, 2020 12:56 ET (16:56 GMT)

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