Il listino milanese ha chiuso in forte rialzo la seduta, con il Ftse Mib che ha segnato +8,93% a 16948 punti, in linea con i guadagni diffusi in tutta Europa.

I ministri delle Finanze e i governatori delle Banche Centrali del G7 si sono impegnati a fare 'tutto il necessario' per rispondere all'impatto economico e finanziario della pandemia di Covid-19.

Al momento Wall Street è in netto progresso, con il Dow Jones che registra un +9,36%, in forte rimbalzo rispetto alla vigilia.

La Federal Reserve ha incrementato ancora le misure di supporto all'economia americana, con prestiti alle imprese e acquisto di quantitá sostanzialmente illimitate di debito pubblico. Inoltre, i principali legislatori dei partiti democratico e repubblicano e l'amministrazione del presidente Usa, Donald Trump, mirano a completare oggi le discussioni su un pacchetto di stimoli del valore di almeno 1.600 miliardi di dollari nel tentativo di proteggere l'economia degli Stati Uniti dalle conseguenze della pandemia di coronavirus.

Sul fronte dei dati macro, l'indice Pmi composito dell'Eurozona preliminare di marzo si è attestato a 31,4 punti, crollato rispetto ai 51,6 di febbraio e sotto le stime di consenso a 37,8 punti. L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece attestato a 28,4 punti, in forte calo rispetto ai 52,6 del mese precedente (36,5 punti il consenso). Quello manifatturiero è sceso a 44,8 punti dai 49,2 precedenti (39 punti il consenso).

Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania è sceso a 45,7 punti rispetto ai 48 di febbraio (38,9 punti il consenso). L'indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è invece risultato pari a 34,5 punti, in forte calo rispetto ai 52,5 di febbraio (38,8 punti il consenso).

Il Pmi manifatturiero della Francia è risultato pari a 42,9 punti, in discesa rispetto ai 49,7 del mese precedente. Infine, l'indice Pmi servizi francese si è attestato a 29 punti, in forte calo rispetto ai 52,6 punti di febbraio.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, le vendite al dettaglio delle catene nazionali Usa nella terza settimana di marzo sono cresciute dell'1,7% a livello mensile.

Il Pmi servizi americano, nella lettura preliminare di marzo, è sceso bruscamente a 39,1 punti. Il dato è in netta contrazione rispetto ai 49,4 punti di febbraio ed è sui minimi storici. Il Pmi manifatturiero statunitense, invece, nella lettura preliminare di marzo, si è attestato a 49,2 punti. Il dato è in discesa rispetto ai 50,7 punti di febbraio ed è, precisano gli economisti di Ihs Markit, sui minimi da 127 mesi.

A piazza Affari, in luce Exor (+21,61%) e Nexi (+17,08%). Su quest'ultima Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con un target price che è sceso da 14 a 13 euro, un livello però ancora decisamente decisamente superiore ai prezzi di Borsa (12,06 euro).

In evidenza gli industriali. In particolare Leonardo Spa (+14,38%), Stm (+14,44%), B.Unicem (+14,69%), Ferrari (+10,7%), Prysmian (+8,37%), Cnh I. (+3,56%) e Pirelli (+3,52%). Da segnalare Fca (+12,87% a 6,64 euro), su cui Equita Sim ha confermato il rating buy, con un Tp che scende del 35% a 10,9 euro. Gli analisti sottolineano come la fusione tra Fca e Psa non è a rischio, nonostante le recenti perdite del titolo.

Bene il settore bancario: Mediobanca +13,91%, Ubi B. +10,09%, Unicredit +9,99%, Intesa Sanpaolo +9,3%, B.P.Sondrio +8,16%, Banco Bpm +6,48%, B.Mps +5,93%, Bper +2,49%.

Forti guadagni per Eni (+14,93% a 8,37 euro), su cui Banca Imi ha

confermato il rating buy con Tp che scende da 14 a 12 euro, e Saipem

(+6,19% a 2,33 euro), dopo che Kepler Cheuvreux ha ribadito la raccomandazione buy, tagliando il target price da 6,5 a 3,5 euro, livello che resta ampiamente al di sopra degli attuali prezzi di Borsa del titolo.

In progresso anche A2A (+7,85%), Terna (+5,81%), Enel (+5,68%), Tenaris (+4%) e Italgas (+7,21%). Da notare Snam (+5,51% a 3,9 euro), promossa a neutral da sell da Citigroup, con Tp che scende da 3,8 a 3,6 euro. Segue Hera (+0,98% a 3,09 euro), dopo che Banca Akros ha alzato il rating del titolo a buy da accumulate, con Tp pari a 4,1 euro per azione, alla luce dell'attuale potenziale offerto dal titolo.

Tra le mid cap, bene Illimity (+14,54%), Salini Impregilo (+13,79%) e B.Mediolanum (+12,09%). Focus su Garofalo (+3,83% a 5,15 euro), dopo che ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 196,5 mln di euro e un risultato netto di gruppo pari a 13,1 mln (13,6 mln). Equita Sim ha alzato il target price del titolo del 6% a 5,5 euro per azione, confermando a buy il rating.

Invariata Fincantieri a 0,55 euro. Banca Akros ha ridotto il rating del titolo a neutral da accumulate, con Tp limato a 0,74 euro da 1,2 euro, in attesa dei conti in agenda per domani 25 marzo.

Sull'Aim, in evidenza Vetrya (+9,97%), dopo che la società ha proposto al Governo italiano una soluzione per il tracciamento della diffusione del Covid-19. Il progetto si chiama Pj19 ed utilizzerá gli smartphone e un sistema di mapping basato su IA, per ricavare correlazioni tra individui e fornire alle strutture competenti i dati sull'andamento del Covid-19.

cm

 

(END) Dow Jones Newswires

March 24, 2020 12:53 ET (16:53 GMT)

Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Garofalo Health Care (BIT:GHC)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Garofalo Health Care
Grafico Azioni Garofalo Health Care (BIT:GHC)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024 Clicca qui per i Grafici di Garofalo Health Care