All'inizio di questo mese decine di migliaia di persone hanno marciato in Spagna per commemorare la giornata internazionale della donna, sfidando gli avvertimenti sul fatto che grandi raduni di quel genere avrebbero potuto diffondere il coronavirus, che aveva già contagiato centinaia di persone nel Paese.

Quattro giorni dopo, a due ministri del Governo che avevano partecipato alla marcia è stato diagnosticato il Covid-19 e il numero di infezioni in Spagna è quintuplicato, arrivando a quasi 3.000. Anche la moglie del primo ministro Pedro Sanchez, che aveva anche partecipato alla manifestazione, è risultata positiva. Ora il Paese ha quasi 40.000 casi e circa 2.700 morti, il terzo bilancio più alto delle vittime a livello mondiale dopo l'Italia e la Cina.

Nelle ultime due settimane la Spagna ha rappresentato uno dei focolai di coronavirus a più rapida crescita nel mondo, a causa di una combinazione tra la risposta lenta del Governo alla pandemia, l'attiva vita notturna degli spagnoli e la resistenza al blocco ordinato dal Governo, dicono gli esperti. La situazione è così grave che le autorità hanno trovato gli anziani morti nei loro letti in più di una casa di cura.

Meno di una settimana dopo la marcia della festa della donna, il Governo di Sanchez ha ordinato lo stato di emergenza e ha messo il Paese in quarantena per due settimane nel tentativo di fermare la diffusione del virus. Agli spagnoli è vietato lasciare le loro case se non per comprare cibo, medicine e altri generi di prima necessità. Il blocco, che il Governo vuole estendere fino all'11 aprile, prevede anche eccezioni per le emergenze e per coloro che si recano al lavoro.

"Avrebbero dovuto mettere in atto strategie di contenimento molto prima", ha affermato Oriol Mitja, specialista in malattie infettive e ricercatrice presso l'Hospital Germans Trias i Pujol di Barcellona.

Il virus si sta ancora diffondendo rapidamente in Spagna e non ha ancora raggiunto il picco. La malattia ha colpito la maggior parte del Paese, in particolare tra la popolazione anziana, e sta mettendo a dura prova i suoi ospedali. L'87% di coloro che sono morti aveva 70 anni o più, con una tendenza simile a quella italiana.

Questa settimana le autorità di Madrid hanno iniziato a utilizzare una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio come obitorio di fortuna.

Lo stile di vita e la cultura spagnoli hanno reso più lenta e difficile l'accettazione del distanziamento sociale. Gli spagnoli detestano rinunciare a una attiva vita notturna profondamente radicata, soprattutto in città come Madrid o Barcellona, dove piazze, bar e ristoranti sono sempre affollati fino a tarda notte in molti giorni della settimana.

Da quando è iniziato il blocco, le autorità hanno trovato circa 60.000 persone che non hanno rispettato il divieto di uscire e ne hanno arrestate circa 500. Lo scorso fine settimana la polizia ha trovato un gruppo che beveva e faceva festa in un bar chiuso nella zona meridionale di Almeria.

Sanchez ha respinto le critiche per aver reagito troppo tardi, sostenendo di aver seguito il consiglio degli esperti scientifici, che è cambiato rapidamente durante la settimana successiva alla manifestazione delle donne.

Il suo Governo sta anche evitando di rafforzare il blocco vietando tutte le attività non essenziali, cosa che porterebbe alla chiusura di molti uffici e fabbriche e potrebbe aggravare la già profonda sofferenza economica provocata dal virus.

"Le nostre misure sono tra le più drastiche adottate nell'Unione europea", ha detto ai giornalisti il ministro della Salute, Salvador Illa, aggiungendo che la sfida è garantire che gli spagnoli rispettino le restrizioni esistenti. "Sappiamo che è difficile ma è l'unica strada per sconfiggere il virus", ha detto.

La pandemia sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale spagnolo, già fragile e indebolito dal bilancio dell'era di crisi. Negli ospedali delle aree più colpite sono finiti rapidamente i letti nelle unità di terapia intensiva, che fino a ieri ospitavano oltre 2.600 pazienti con coronavirus.

Alcuni ospedali spagnoli hanno dovuto istituire unità di terapia intensiva improvvisate dopo che gli ospedali avevano esaurito lo spazio, ad esempio creando un ospedale militare da 5.500 letti in un centro conferenze a Madrid.

cos

 

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March 25, 2020 04:28 ET (08:28 GMT)

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