Coronavirus: oltre 60.000 casi negli Usa, la metà a New York
26 Marzo 2020 - 8:50AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il numero di casi di coronavirus negli Stati Uniti ha superato i
60.000, trainato dall'aumento continuo dei contagi a New York,
mentre i legislatori stanno lavorando per attenuare le conseguenze
economiche della pandemia che ha bloccato vaste aree del Paese.
In tutto il mondo ci sono oltre 458.000 casi, secondo i dati
della Johns Hopkins University, più di 20.800 persone sono morte e
la Spagna ha superato la Cina per numero di vittime. Le infezioni
in Italia sono salite a 74.386, avvicinandosi a quelle della Cina
che sono 81.661.
L'India, nel frattempo, ha implementato il blocco nazionale più
vasto del mondo, e il principe Carlo d'Inghilterra, l'erede 71enne
al trono britannico, è risultato positivo al virus.
Gli Stati Uniti ora sono dietro solo alla Cina e all'Italia per
numero di casi confermati di Covid-19, con 62.086 infezioni,
secondo i dati di Johns Hopkins. Sono invece 860 le persone
decedute nel Paese per la malattia.
New York è il centro della pandemia in America. Lo Stato ha
30.811 casi, un numero che è aumentato drasticamente negli ultimi
giorni con l'aumentare dei test effettuati. La maggior parte delle
persone infette si trovano a New York City.
Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, si sta
concentrando sull'aumento della capacità degli ospedali fino a
140.000 posti letto e sull'acquisizione delle attrezzature
necessarie, tra cui altri 15.000 ventilatori polmonari. "Stavamo
guardando gli hotel, le ex case di cura, convertendo altre
strutture per compensare il differenziale", ha dichiarato Cuomo.
New York City ha già sfruttato il Javits Center di Manhattan,
normalmente utilizzato per grandi convegni, come ospedale
improvvisato.
L'aumento dei casi arriva anche mentre lo Stato e New York City
sono praticamente bloccati. Cuomo ha detto di aver firmato un
programma pilota per chiudere alcune strade della città alle auto e
consentire ai pedoni di avere più spazio per camminare. Il
governatore ha anche affermato che ci sono alcune prove che
suggeriscono che le restrizioni stanno producendo alcuni risultati,
indicando il fatto che il tasso di raddoppio dei ricoveri sta
diminuendo. "Non sono sicuro al 100% che si mantenga o sia preciso
ma le frecce sono orientate nella giusta direzione", ha detto.
Un altro buon segno, ha detto il governatore, è la situazione
nella Contea di Westchester, una delle prime aree degli Stati Uniti
in cui è stata imposta la quarantena. "Abbiamo notevolmente
rallentato quello che è stato un aumento esponenziale", ha
dichiarato Cuomo.
I leader statali di tutta l'America hanno esortato i residenti a
rimanere a casa per cercare di rallentare la diffusione del virus
limitando l'interazione umana. Il governatore dell'Idaho, Brad
Little, e quello del Minnesota, Tim Walz, si sono uniti a tale
lista di Stati invitando la popolazione a non uscire.
Le restrizioni stanno dando un duro colpo alle imprese. Le città
e gli Stati si stanno anche dando da fare per capire come alleviare
le nuove pressioni sul bilancio, anche se cercano di aggiungere
risorse per affrontare la nuova situazione. Chicago ha affermato
che sta trasformando lo United Center, sede dei Bulls e Blackhawks,
in un centro logistico per l'assistenza legata ai virus in città,
inclusa la distribuzione di cibo, la realizzazione delle attività
di primo soccorso e la raccolta di forniture mediche.
Il governatore della California, Gavin Newsom, ha annunciato
ieri che quattro delle cinque maggiori banche hanno promesso di
rinunciare ai pagamenti dei mutui per 90 giorni per i clienti dello
Stato che soffrono di difficoltà finanziarie legate al
Covid-19.
cos
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March 26, 2020 03:35 ET (07:35 GMT)
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