L'Unione Europea sta intensificando gli sforzi per far rispettare l'embargo sulle armi imposto dalle Nazioni Unite sulla Libia, attraverso l'avvio di una nuova operazione militare nel Mediterraneo nell'ambito della Politica di Sicurezza e di Difesa Comune (Psdc). Il Consiglio europeo ha adottato oggi una decisione che dà avvio all'operazione Eunavformed Irini a partire dal 10 aprile.

Irini, in greco "pace", avrà come obiettivo principale l'attuazione dell'embargo sulle armi dell'Onu, attraverso l'uso di risorse aeree, satellitari e marittime. In particolare, la missione potrà effettuare ispezioni sulle navi in alto mare, che si trovano al largo delle coste libiche, sospettate di traffico di armi. Le modalità di applicazione dell'embargo saranno basate sulla risoluzione 2292 del 2016 adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Tra i compiti secondari, la missione europea dovrà monitorare e raccogliere informazioni sulle esportazioni illecite dalla Libia di petrolio, greggio e derivati petroliferi raffinati, nonché contribuire alla formazione della Guardia costiera e della Marina militare libiche nelle attività di contrasto al traffico di esseri umani, attraverso la raccolta di informazioni e operazioni di pattugliamento aereo.

Irini sarà guidata dal contrammiraglio Fabio Agostini e il quartiere generale della missione sarà Roma.

Il mandato dell'operazione durerà inizialmente fino al 31 marzo 2021 e sarà posto sotto il controllo politico e la direzione strategica degli Stati membri attraverso il Comitato Politico e di Sicurezza (Cps), sotto la responsabilità del Consiglio europeo e dell'alto rappresentante dell'Unione per la Politica Estera e di Sicurezza Comune (Pesc), Josep Borrell.

Parallelamente al lancio della missione Irini, l'operazione Sophia cesserà definitivamente le sue attività.

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March 31, 2020 07:16 ET (11:16 GMT)

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