Chiusura in profondo rosso per il listino milanese che a fine
seduta segna -3,59% a 16450 punti, in linea con le perdite diffuse
in tutta Europa.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in netta
flessione, con il Dow Jones che cede il 2,8%.
A pesare sul sentiment del mercato i prezzi del petrolio greggio
statunitensi, che sono scesi sotto lo zero per la prima volta nella
scorsa seduta, ennesima turbolenza di un mercato sconvolto dalla
pandemia globale di coronavirus. Gli investitori, intanto, restano
concentrati sulla riunione del Consiglio europeo di giovedì.
Sul fronte dei dati macro, focus sull'indice Zew relativo alle
attese economiche in Germania, che si è attestato a +28,2,5 punti
ad aprile rispetto ai -49,5 punti di marzo, sorprendendo nettamente
il consenso degli economisti, che si aspettavano un rialzo piú
contenuto, a quota -42,7 punti.
Il tasso di disoccupazione Ilo in Gran Bretagna si è attestato
al 4% a febbraio, al di sopra del consenso degli economisti al
3,9%. Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di
disoccupazione è aumentato a marzo di 12.100 unitá, attestandosi al
3,5% della forza lavoro.
A piazza Affari, occhi puntati sul comparto oil in scia al tonfo
verticale dell'oro nero: Eni -5,62%, Saipem -5,18%, Tenaris -4,99%.
L'Arabia Saudita e altri Paesi membri dell'Opec starebbero
prendendo in considerazione la possibilitá di ridurre la produzione
di petrolio il prima possibile, piuttosto che aspettare fino al
mese prossimo, quando diventerá effettivo il taglio all'ouput con
gli Stati Uniti e la Russia stabilito nell'ultima riunione del
cartello.
In forte flessione anche il settore bancario: Intesa Sanpaolo
-4,56%, Unicredit -4,45%, Bper -4,33%, Mediobanca -3,53%, Banco Bpm
-3,28%, Ubi B. -1,44%. Le vendite sui Btp italiani si sono
intensificate nel finale di seduta, con il rendimento sul decennale
che è ora in aumento di quasi venti punti base al 2,14% e lo spread
che si è bruscamente allargato fino a 264,648 punti base.
Tra gli industriali, in netto calo Stm (-6,61%), Leonardo Spa
(-5,72%), Fca (-4,47%), B.Unicem (-3,71%), Pirelli (-2,12%), Cnh I.
(-2,26%), Ferrari (-2,06%) e Prysmian (-0,3%).
Male Finecobank (-6,53%), S.Ferragamo (-5,87%), Exor (-5,58%) e
B.Generali (-3,9%). Contiene le perdite Nexi (-1,59% a 13,03 euro),
su cui Deutsche Bank ha confermato il rating a buy, limando il
target price a 17 euro da 21 euro per riflettere il temporaneo
rallentamento della crescita.
In controtendenza Juventus (+1,77%), che incrementa i guadagni
della vigilia. Tra le mid cap, in rally Piaggio (+9,48%), in scia
alle speranze che con l'avvio della Fase 2 il settore delle due
ruote potrebbe essere avvantaggiato rispetto a mezzi pubblici e a
auto nelle grandi cittá.
Bene Dea Capital (+7,39% a 1,25 euro), su cui Equita Sim ha
ribadito il rating hold e tp di 1,5 euro dopo la conferma del
pagamento del dividendo di 0,12 euro per azione e l'autorizzazione
all'acquisto di azioni proprie fino ad un massimo del 20%
(dall'attuale 2%). Seguono Fincantieri (+2,27%) e Ima (+2,14%).
Registrano perdite Illimity (-4,87%), B.Ifis (-4,82%),
B.Mediolanum (-4,75%) e Autogrill (-4,54%). Male Mediaset (-5,2% a
1,75 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha ridotto la raccomandazione
da hold a reduce, portando il prezzo obiettivo da 1,7 euro a 1,3
euro, dato il maggior impatto del Covid-19 sulla raccolta
pubblicitaria.
Da segnalare Sogefi (-2,37%), che nel primo trimestre dell'anno
ha registrato una perdita pari a 5,6 milioni rispetto a un utile di
1,6 milioni nel primo trimestre 2019.
Sull'Aim, denaro su Monnalisa (+23,53%) e Shedir Pharma
(+7,99%). In rialzo Assiteca (+3,27% a 2,21 euro) su cui Integrae
Sim ha ribadito il rating buy e Tp a 3,25 euro, dopo i risultati
del primo semestre 2019-2020.
cm
chiara.migliaccio@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
April 21, 2020 11:57 ET (15:57 GMT)
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