L'azionario europeo resta cauto in attesa del Consiglio Europeo: Ftse Mib +0,55%, Dax -0,41%, Cac-40 +0,2%, Ftse-100 -0,15%.

Sul fronte dei dati macro, l'indice Pmi composito dell'Eurozona preliminare di aprile, elaborato da Ihs Markit, si è attestato a 13,5 punti, crollato rispetto ai 29,7 di marzo e sotto le stime di consenso a 26 punti. L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece attestato a 11,7 punti, in forte calo rispetto ai 26,4 del mese precedente (23 punti il consenso). Quello manifatturiero è sceso a 33,6 punti dai 44,5 precedenti (40 punti il consenso).

Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania è sceso a 34,4 punti rispetto ai 45,4 di marzo (39 punti il consenso). L'indice preliminare relativo ai servizi tedeschi è invece risultato pari a 15,9 punti, in forte calo rispetto ai 31,7 di marzo (28,5 punti il consenso).

Il Pmi manifatturiero della Francia è risultato pari a 31,5 punti, in discesa rispetto ai 43,2 del mese precedente. Infine, l'indice Pmi servizi francese si è attestato a 10,4 punti, in forte calo rispetto ai 27,4 punti di marzo.

A piazza Affari, in luce Atlantia (+4,58%). Secondo la stampa, il Ministero delle Infrastrutture sarebbe pronto al confronto interno al Governo. Se i tempi lo permetteranno il processo si potrebbe chiudere entro giugno. Il tema della revoca della concessione non sarebbe piú preso in considerazione, in favore del cambio del controllo di Aspi.

Focus sul comparto oil, con Eni che segna +2,56% e Tenaris +0,89%, in scia alla stabilizzazione dei prezzi del petrolio. In calo, invece, Saipem (-0,54% a 2,21 euro), dopo i conti trimestrali poco sotto le attese; Equita Sim ha confermato rating hold e tp di 3,4 euro sul titolo.

In rialzo Moncler (+2,15% a 34,21 euro), in scia ai commenti positivi degli analisti dopo i conti del primo trimestre 2020. Kepler Cheuvreux ha ribadito la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 35 euro sull'azione. Seguono Juventus (+3,05%) e S.Ferragamo (+2,1%).

Sotto la lente degli analisti il settore bancario: Mediobanca +2,07% a 4,92 euro, Banco Bpm +2% a 1,09 euro, Bper +1,78% a 2,17 euro, Intesa Sanpaolo +1,23% a 1,35 euro, Unicredit +0,88% a 6,77 euro, Ubi B. +0,61% a 2,49 euro. Deutsche Bank ha aggiornato i target price sulle banche

italiane ed in particolare quello di Banco Bpm (buy) da 2,4 euro a 1,3

euro, quello di Unicredit (Buy) da 16 a 8,5 euro, quello di Intesa SanPaolo (Buy) da 3 euro a 1,7 euro, quello di Mediobanca (buy) da 11,8 euro a 7,5 euro e quello di Ubi Banca (Hold) da 4,254 euro a 2,4 euro.

In calo, invece, le utility, tra cui Snam (-0,42%), Italgas (-0,37%), Terna (-0,29%), A2A (-0,25%) ed Enel (-0,1%).

Tra le mid cap, in rosso Inwit (-10,58%), dopo che Tim e Vodafone hanno annunciato di aver completato il piazzamento congiunto di una quota dell'8,6% sul mercato a 9,6 euro per azione.

In flessione anche Sogefi (-1,64%), su cui Banca Imi ha ridotto il prezzo obiettivo da 1,19 a 0,88 euro, confermando il rating hold. In progresso, invece, Guala C. (+4,26%), Astm (+3,66%), Autogrill (+2,87%), e Fincantieri (+2,82%).

Sull'Aim, in lieve rialzo Kolinpharma (+0,22%), dopo che l'azionista di controllo di Kolinpharma, Rita Paola Petrelli, ha ceduto 200.000 azioni ordinarie della societá pari al 12,2% del capitale sociale, portando così la propria partecipazione dal 71,82% al 59,62% del capitale della società.

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(END) Dow Jones Newswires

April 23, 2020 05:16 ET (09:16 GMT)

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