Il listino milanese ha chiuso la seduta in deciso progresso, in linea con i guadagni diffusi in tutta Europa. Il Ftse Mib ha segnato +2,21% a 18067 punti, dopo aver accelerato al rialzo in scia alla notizia di risultati positivi nel primo trial sul farmaco Remdesivir di Gilead utilizzato nel trattamento del coronavirus.

Gli investitori restano dunque concentrati sull'allentamento delle misure di contenimento del coronavirus decise da vari Governi, in attesa della decisiona della Fed di stasera.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in forte rialzo (Dow Jones +2,05%), sostenuta dal newsflow positivo circa il farmaco per il trattamento del Covid-19.

Tuttavia, il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è calato, su base

annua, del 4,8% nel primo trimestre del 2020. La lettura è inferiore alle

stime di consenso a -4,1%.

Sul fronte dei dati macro, da segnalare anche l'indice di fiducia economica nei Paesi dell'Eurozona, che si è attestato ad aprile a 67 punti rispetto ai 94,2 di marzo. Il dato è al di sotto del consenso degli economisti, fissato a quota 75 punti. Nell'area euro l'indice di fiducia delle imprese si è attestato a -30,4 punti dai -11,2 del mese precedente e al sopra del consenso a -25 punti.

A piazza Affari, focus sul comparto oil e oil service in scia al forte rimbalzo dei prezzi del petrolio nella speranza di un aumento della domanda globale: Tenaris +5,85%, Saipem +5,56%, Eni +3,27%.

In luce gli industriali. In particolare B.Unicem (+6,3%), Leonardo Spa (+5,43%), Fca (+3,66%), Cnh I. (+3,13%), Pirelli (+3,04%), Stm (+2,76%), Prysmian (+1,89%). In territorio positivo anche Ferrari (+0,31%).

In netto rialzo anche Recordati (+5,86%), Finecobank (+4,89%) ed Exor (+3,88%). Da notare Tim (+5,75% a 0,36 euro), con il mercato che torna sul tema dell'operazione Tim/Open Fiber.

Bene Atlantia (+2,68% a 14,94 euro), sotto la lente degli analisti dopo la pubblicazione dei conti 2019 e in attesa del possibile accordo con il Governo sul tema della concessione. La societá infatti punta a chiudere il contenzioso con l'Esecutivo mettendo sul piatto un totale 2,9 mld di euro. Equita Sim ha alzato il target price del titolo dell'8% a 16,4 euro (rating hold confermato).

In progresso anche il settore bancario: Banco Bpm +2,53%, Intesa Sanpaolo +2,29%, Unicredit +2,05%, Mediobanca +1,7%, Bper +1,6%, Ubi B. +0,77%. Lo spread Btp/Bund ha chiuso la seduta in lieve allargamento, ma senza segnali di stress eccessivo, dopo che Fitch ha tagliato il rating dell'Italia da BBB a BBB-, un gradino sopra il livello junk o "spazzatura", con outlook stabile. Il differenziale è a 225,339 punti base rispetto ai 219,822 pb della chiusura di ieri, in attesa delle mosse della Bce di domani.

In rosso Juventus (-3,61%), Diasorin (-2,93%) e Amplifon (-1,27%). Tra le mid cap, bene Saras (+11,68%), Dovalue (+5,69%) e Astm (+5,31%). In ascesa anche Fincantieri (+5,57%) e Salini Impregilo (+1,26%), all'indomani del completamento del nuovo ponte sul Polcevera, costruito dalle due società.

In calo Ima (-3,86% a 63,5 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione hold con prezzo obiettivo a 48 euro. Seguono Erg (-4,27%), Datalogic (-2,28%) e Cerved (-1,97%)

Sull'Aim, denaro su Shedir Pharma (+3,06%), dopo che la societá ha reso noto di aver ottenuto 8 brevetti italiani negli ultimi 3 mesi. Con questi ulteriori riconoscimenti i brevetti del gruppo salgono a 28, di cui 24 ottenuti post-Ipo.

cm

chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

April 29, 2020 11:54 ET (15:54 GMT)

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