Poste I. ha realizzato nel primo trimestre del 2020 un utile
netto pari a 306 mln euro (-30,2% a/a).
I ricavi, spiega una nota, si sono attestati a 2.755 mln euro
(-3% a/a), i costi operativi totali a 2.315 mln (+4% a/a), il
risultato operativo (Ebit) a 441 mln (-28,6% a/a), le Attività
Finanziarie Totali (TFAs) ammontano a 539 miliardi (+2,6 miliardi
rispetto a dicembre 2019), con una solida raccolta netta retail di
5,7 miliardi, trainata da prodotti di liquidità in un mercato
volatile. Il dividendo del 2019 pari a 0,463 euro, sarà in
approvazione all'assemblea ordinaria degli azionisti del 15
maggio.
I coefficienti patrimoniali regolamentari sono solidi: Cet1
Ratio di BancoPosta pari al 18% e Solvency II Ratio del Gruppo
Assicurativo Poste Vita pari al 226%, al di sopra delle ambizioni
manageriali del 200% lungo l'arco di piano. Anche la posizione di
liquidità e generazione di cassa sono solide, con un profilo di
indebitamento limitato ed equilibrato nelle scadenze.
Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale
di Poste Italiane, ha dichiarato che "in periodi straordinari come
questo, il mio pensiero va alle comunità e alle persone colpite dal
Covid-19. Grazie all'impegno e al senso del dovere dimostrati dai
nostri dipendenti, Poste Italiane ha rapidamente adeguato la
propria operatività, per garantire i servizi essenziali ai nostri
clienti e fornire il più ampio supporto al Paese, in linea con il
suo ruolo di dorsale strategica per l'Italia.
Sebbene la performance del 2020 sia stata impattata dal
lockdown, i recenti eventi hanno accelerato trend emergenti chiave
e confermato la direzione strategica del Piano Deliver 2022. Poste
Italiane ha affrontato la crisi con un profilo finanziario robusto,
con uno stato patrimoniale solido e una forte capacità di generare
liquidità grazie al nostro business redditizio".
"Durante questa situazione senza precedenti, abbiamo protetto i
nostri dipendenti, sanificato gli edifici e le flotte aziendali,
fornito dispositivi di protezione individuale e ridotto la presenza
fisica negli uffici postali, nei centri di smistamento e di
distribuzione. Per la maggior parte del personale della sede
centrale è stato attivato il lavoro agile, raccogliendo i benefici
dei nostri pregressi investimenti in IT. I nostri leali clienti
hanno continuato a beneficiare di servizi senza interruzione.
Abbiamo adottato misure importanti per proteggerli, sfruttando il
nostro modello esclusivo di distribuzione multicanale, composto da
uffici postali, reti terze e dalla nostra piattaforma
digitale. Continuiamo in tal modo a coinvolgere i clienti in
modi diversi, ma complementari, in tutti i segmenti in cui
operiamo. Abbiamo supportato le nostre comunità, anche con
iniziative sociali dedicate, collaborando con le istituzioni. Nel
corso della sua storia, Poste Italiane è sempre stata presente per
i propri clienti e per la comunità. Durante questa crisi abbiamo
continuato a supportare tutti i nostri stakeholder, rafforzando la
nostra reputazione. Poste è un operatore di sistema; il nostro
ruolo è diventato più importante e questo si tradurrà in un
business più forte e sostenibile. Insieme, saremo all'altezza della
sfida", ha aggiunto.
L'emergenza sanitaria in corso, legata alla diffusione del
Covid-19, influirà in maniera decisa sull'evoluzione del contesto
economico e sociale dei prossimi mesi e ad oggi non è possibile
delineare con precisione quella che sarà la "nuova normalità"; ciò
rende impossibile
effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e
finanziaria del Gruppo nel corso del 2020. Nell'emergenza sanitaria
e umanitaria che il Covid-19 ha rappresentato in questi mesi, la
priorità del Gruppo è stata fin da subito quella di tutelare la
salute dei propri dipendenti e
della clientela, supportando le comunità e le Istituzioni
nazionali nella gestione della crisi, garantendo un livello
continuativo di servizi di pubblica utilità su scala nazionale.
L'ingente sforzo organizzativo ed economico effettuato nel mese di
marzo ha consentito al gruppo di adeguare la rete degli uffici
postali e del recapito ai nuovi standard di sicurezza, spesso
anticipando le indicazioni del Governo, a garanzia della continuità
operativa per l'Azienda, che ha costituito e costituisce un asset
per le istituzioni nella gestione dell'emergenza e ha affermato
Poste Italiane come un punto di riferimento per tutte le aziende
nazionali in quella che sarà la "nuova normalità".
Poste Italiane ha affrontato la crisi ed è pronta ad affrontare
il nuovo contesto facendo leva sulle sue caratteristiche di azienda
sistemica, dorsale fondamentale per la continuità operativa del
Paese, soprattutto nei momenti di emergenza.
Il business model diversificato evidenzia segmenti penalizzati
dal lockdown, ma anche segmenti in ascesa, come i pacchi, dove la
domanda ha ricevuto un forte stimolo dagli ordini dell'e-commerce.
La digital properties del Gruppo (sito internet e APP) e le reti
terze, assicurano il servizio anche fuori dagli uffici postali. La
capacità di generare cassa è rimasta solida e la posizione
finanziaria netta ampiamente positiva. Poste ha affrontato
l'emergenza partendo da una situazione di indebitamento finanziario
estremamente contenuto e, conseguentemente, previsioni di uscite
finanziarie limitate per il biennio 2020/21. Rimane
allora ampia la capacità di ricorrere all'indebitamento
attingendo alle linee di credito in essere, in larga parte ancora
inutilizzate.
BancoPosta e Poste Vita godono di un elevato livello di solidità
patrimoniale, come dimostrato dal Cet1 di BancoPosta e dal Solvency
Ratio del Gruppo Assicurativo. Il business model di BancoPosta, i
cui impieghi sono limitati alla sottoscrizione di Titoli di Stato,
si dimostra resiliente alle fluttuazioni di rischio di credito,
oltre che capital light. Per quanto attiene il segmento Posta,
Pacchi e Distribuzione, l'emergenza ha determinato una brusca
accelerazione verso il futuro, sebbene sulla base di trend già
delineati: il calo della corrispondenza e la crescita dei pacchi
legati all'e-commerce, con particolare riferimento al segmento
"inbound" dalla Cina, dove il Gruppo, grazie alle iniziative
internazionali messe in atto nel tempo, ha già un robusto
posizionamento di mercato.
Sul fronte dei costi e degli investimenti, il gruppo ha attivato
un ampio e attento programma di riduzione e revisione, con
l'obiettivo principale di ottenere risparmi strutturali di medio e
lungo termine e di ripensare alla propria progettualità in
un'ottica nuova. Inoltre, nel
medesimo senso, durante il mese di aprile il ruppo ha sospeso
tutte le spese per consulenze e prestazioni professionali. Nella
stessa ottica si inquadra la decisione assunta di decurtare del 50%
la percentuale del bonus 'MBO 2020' attribuibile a tutto il
management (oltre 1.300 beneficiari). Nell'emergenza il Gruppo ha
attivato in tempi record lo smart working per tutte le risorse
applicate ad attività compatibili (oltre 15.000). Questa misura
rimarrà confermata per i prossimi mesi e sono in corso
approfondimenti per renderla una parte integrante del modo
di lavorare in Poste Italiane, a beneficio e supporto dei
dipendenti, con impatti positivi sulla produttività e disciplina
dei costi.
com/sda
(END) Dow Jones Newswires
May 13, 2020 02:28 ET (06:28 GMT)
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