Il listino milanese ha chiuso la seduta in rosso, in linea con le perdite diffuse in tutta Europa. Il Ftse Mib ha segnato -2,14% a 17.183 punti. A pesare sul sentiment del mercato sono stati i timori di nuovi focolai di coronavirus.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in calo. Il Dow Jones cede l'1,58%, in scia al discorso odierno del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, secondo cui l'outlook dell'economia Usa è altamente incerto e soggetto a significativi rischi al ribasso.

Per evitare il danno duraturo derivante da una prolungata recessione innescata dalla pandemia di coronavirus, "potrebbero essere necessarie ulteriori misure politiche", ha aggiunto il numero uno dell'Istituto statunitense, che esclude però i tassi di interesse sotto zero.

Sul fronte dei dati macro, la produzione industriale nell'area euro è crollata a marzo dell'11,3% su base mensile e del 12,9% a livello tendenziale. Lo ha reso noto Eurostat, puntualizzando che si tratta della contrazione piú forte di sempre. Il dato congiunturale è leggermente migliore del consenso degli economisti, che si aspettavano un calo del 12% m/m.

A piazza Affari, in profondo rosso Exor (-7,21%), in scia alla notizia che Covea, dopo aver tentato di rinegoziare i termini dell'accordo, ha comunicato che non onorerá il suo impegno ad acquisire PartnerRe in base all'intesa siglata il 3 marzo.

In forte calo anche il settore bancario: Mediobanca -4,43%, Unicredit -3,85%, Ubi B. -3,8%, Bper -3,33%, Banco Bpm -2,25%, Intesa Sanpaolo -1,91%. Da segnalare B.P.Sondrio (-2,97% a 1,34 euro) dopo i risultati del primo trimestre che hanno evidenziato una perdita netta di 46,5 milioni di euro. Equita Sim ha limato il target price del titolo a 1,8 euro per azione, confermando a hold il rating.

Segue Poste I. (-4%), che ha realizzato nel primo trimestre del 2020 un utile netto pari a 306 mln euro (-30,2% a/a).

In controtedenza Diasorin (+7,48%), che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 37,3 mln euro, in calo del 6,6% rispetto ai 40,4 mln del primo trimestre del 2019. A detta di Jefferies, le vendite trimestrali di Diasorin sono del 4% superiori alle attese del consensus.

Bene anche A2A (+2,15%), dopo che l'assemblea dei soci ha approvato il bilancio che si è chiuso al 31 dicembre 2019 e ha deciso di distribuire un dividendo di 0,0775 euro/azione che verrá messo in pagamento dal 20 maggio.

Tra le mid cap, in luce B.Farmafactoring (+5,68%), che ha sottoscritto un accordo vincolante che prevede l'acquisizione da Equinova Uk HoldCo Limited del controllo di Depobank - Banca Depositaria Italiana e la successiva fusione per incorporazione di quest'ultima in BFF.

In progresso Acea (+2,5%), che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto pari a 71 milioni di euro. La societá ha inoltre confermato la guidance per l'anno giá comunicata al mercato a marzo 2020, nonostante l'emergenza Covid-19 che prevede un aumento dell'Ebitda tra il 6% e l'8% rispetto al 2019.

In rosso Ima (-4,56% a 57,5 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha ridotto la raccomandazione da hold a reduce, con prezzo obiettivo che scende da 48 a 46 euro.

Male anche Mediaset (-2,99%), che ha chiuso il primo trimestre 2020 con un risultato netto consolidato positivo per 14,6 milioni di euro rispetto ai 36,7 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo del 2019.

Sull'Aim, denaro su Net Insurance (+2,59%), dopo che la compagnia assicurativa ha siglato un accordo con Nexi, la paytech leader nei pagamenti digitali in Italia, diventando così il partner assicurativo in Nexi Open, ecosistema di servizi in ambito open banking lanciato da Nexi a metá aprile.

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chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 13, 2020 11:52 ET (15:52 GMT)

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