Il listino milanese ha chiuso la seduta in forte calo, registrando la performance peggiore tra le principali piazze europee. Il Ftse Mib, dopo un'apertura in positivo, ha accelerato al ribasso segnando -2,11% a 17.034 punti, penalizzato dalla sospensione del divieto temporaneo all'assunzione di posizioni short su Borsa Italiana.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sotto la parità, con il Dow Jones cede lo 0,11%, dopo il rally della vigilia.

Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente francese,

Emmanuel Macron, hanno presentato ieri un piano per la creazione di un fondo di ripresa economica del valore di 500 miliardi di euro che fornisca sovvenzioni ai Paesi e alle regioni piú colpiti dalla crisi del coronavirus.

Sul fronte dei dati macro, l'indice Zew relativo alle attese economiche in Germania si è attestato a 51 punti a maggio rispetto ai 28,2 punti di aprile, sorprendendo nettamente il consenso degli economisti, che si aspettavano un rialzo piú contenuto, a quota 35 punti.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, ad aprile il numero di cantieri avviati per la costruzione di nuove case è crollato del 30,2% a livello mensile a 0,891 milioni di unitá (0,986 mln unitá il consenso degli economisti). I nuovi permessi per costruzioni, sempre ad aprile, sono sprofondati del 20,8% m/m a 1,074 mln (1,1 mln unitá la previsione degli esperti).

A piazza Affari, in profondo rosso Tim (-8,63% a 0,34 euro), dopo la pubblicazioni dei conti trimestrali, deboli in termini di ricavi e Ebitda domestici. Male il comparto oil e oil service con il recupero del prezzo del petrolio oggi interrotto: Tenaris -8,9%, Saipem -5,34%, Eni -3,15%.

In forte calo il settore bancario, che ha pagato la rimozione del divieto di short selling sul listino milanese: Banco Bpm -7,31%, Bper -5,57%, Ubi B. -3,87%, Mediobanca -1,84%, Intesa Sanpaolo -1,47%, Unicredit -1,35%.

In netta flessione gli industriali: Pirelli -5,84%, Prysmian -4,88%, Cnh I. -4,83%, Leonardo Spa -3,51%, Ferrari -2,7%. Da segnalare Fca (-4,53%) dopo che, da gennaio ad aprile, la domanda europea di nuove auto è scesa 38,5%, in scia all'impatto negativo del coronavirus sui risultati di marzo e aprile. Finora, le immatricolazioni si sono dimezzate in tre dei quattro mercati europei principali: in Italia ( -50,7%), in Spagna ( -48,9%) e in Francia ( -48,0%). In Germania la domanda si è contratta del 31% nei primi quattro mesi dell'anno. Nel dettaglio Fca ha venduto 10.419 auto con un calo delle immatricolazioni dell'87,7%.

In netta controtendenza Exor (+2,21%) ed Enel (+1,22%). Contiene i cali Poste I. (-0,78% a 7,4 euro), promossa da Banca Akros da accumulate a buy, con prezzo obiettivo che scende da 12 a 10 euro.

Tra le mid cap, in evidenza Zignago (+5,61%). Bene Anima H. (+1,13%) e Garofalo (+0,84%), mentre hanno perso terreno Mediaset (-10,17%), Saras (-9,03%) e Unipolsai (-7,97%).

Sull'Aim, in rally Gel (+17,05% a 1,03 euro), che nei primi tre mesi dell'anno ha registrato un fatturato pari a 4,35 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Integrae Sim ha confermato il rating buy sul titolo con tp di 2,17 euro per azione.

cm

chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

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May 19, 2020 11:50 ET (15:50 GMT)

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