Svincolare il valore dell'azione Saipem dalle oscillazioni del barile sembra l'approdo naturale della strategia di diversificazione avviata sei anni fa dall'a.d. Stefano Cao. Cosi', persino nel pieno dell'emergenza Covid, il gruppo sta continuando ad alimentare il backlog con commesse slegate dal petrolio, che compongono ormai il 70% della raccolta totale.

E' il caso del maxi-contratto gas appena ottenuto in Nigeria (2,7 mld usd la quota di Saipem) che ha spinto Morgan Stanley ad alzare il target price da 2,4 a 2,5 euro. Di questo e degli sviluppi futuri, MF-Milano Finanza ha parlato con il capo della divisione E&C Onshore, Maurizio Coratella.

Domanda. Le major tagliano i capex, temevate per la Nigeria?

Risposta. Il contratto da 4 miliardi di dollari in Nigeria Lng per il treno 7 di liquefazione di Bonny non è arrivato a sorpresa, ma al termine di un percorso molto lungo. Saipem e i partner Daewoo e Chiyoda erano stati preselezionati a settembre 2019. La crisi Covid non lo ha rallentato, a riprova della strategicità del gas e della validità delle scelte strategiche di Saipem.

D. A che punto è il turnaround dell'on-shore?

R. Col progetto acquisizioni in Nigeria, il turnaround della divisione E&C Onshore per il recupero della marginalità è quasi completato. Ora ci concentriamo sui nuovi mercati, come Russia, Nord America, e Sud Est asicatico, mantenendo la nostra consolidata presenza in Africa e Medio Oriente.

D. La diversificazione guida l'espansione?

R. La Divisione che dirigo rappresenta una grande opportunità per la diversificazione di Saipem, in particolare per lo sviluppo della nostra quota di mercato nell'Lng, la commodity che per noi accompagnerà la transizione energetica e che in questo momento è trainata da una solida crescita della domanda. Abbiamo progetti attivi in Tailandia, Mozambico, Indonesia e nell'Artico.

D. Quali altri sviluppi vede per l'on-shore?

R. Con questi livelli di Brent non più remunerativi, le alternative sono le energie rinnovabili e i nuovi approcci ibridi basati sulle tecnologie verdi e le infrastrutture smart. Ma questa divisione permette a Saipem di esplorare altri mercati, come il trasporto ferroviario.

D. La quota non oil nel backlog crescerà ancora nel corso dell'anno?

R. Credo che questo potrà essere un anno di consolidamento delle posizioni non oil, considerato che i gruppi petrolfieri stanno congelando molti progetti. La strada comunque è segnata, vediamo i competitor fare più fatica, mentre Saipem si è mossa in anticipo sui business anti-ciclici.

red/sda

 

(END) Dow Jones Newswires

May 20, 2020 03:12 ET (07:12 GMT)

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