Il listino milanese ha chiuso la seduta in deciso progresso, sovraperformando rispetto alle altre Borse europee. Il Ftse Mib, dopo un'apertura in calo, ha accelerato al rialzo sostenuta dai guadagni del comparto bancario, segnando +1,34% a 17.316 punti.

Nel frattempo, la Borsa statunitense, dopo una partenza poco sotto la parità, ha accelerato leggermente al ribasso per poi ridurre le perdite. Il Dow Jones cede lo 0,45%, con gli investitori che si muovono prudenti a causa delle crescenti tensioni tra Cina e Stati Uniti.

La Cina, infatti, ha annunciato che avvierá un processo per applicare unilateralmente le leggi sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, aumentando la posta in gioco nello scontro con gli attivisti per la democrazia le cui proteste hanno scosso la cittá l'anno scorso. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato di reagire con forza se Pechino dovesse approvare il provvedimento sulla sicurezza nazionale a Hong Kong e ha confermato che gli Usa abbandoneranno il trattato Open Skies (Cieli Aperti) a causa delle presunte violazioni compiute dalla Russia.

Nel frattempo, sul fronte macroeconomico, la Cina ha deciso di non fissare un obiettivo di crescita economica per il 2020.

Per quanto riguarda l'Europa, le vendite al dettaglio della Gran

Bretagna sono crollate del 18,1% a livello mensile e del 22,6% su base

annuale ad aprile. Il dato ha deluso il consenso degli economisti che si

aspettavano una contrazione meno grave, pari al 15% m/m e al 21,7% a/a.

A spingere piazza Affari il settore bancario con lo spread Btp/Bund in contrazione a 209,47 punti base rispetto ai 213,399 pb della chiusura di ieri, dopo il successo del Btp Italia, con il Tesoro italiano che ha collocato un ammontare record di 22,3 miliardi di euro di titoli: Unicredit +4,34%, Ubi B. +2,48%, Mediobanca +2,01%, Intesa Sanpaolo +1,59%, Banco Bpm +0,77%, Bper +0,08%.

In rialzo Nexi (+3,68% a 15,34 euro), ieri salita del 7,68%, in scia alle rinnovate voci di fusione con Sia. Jefferies ha confermato il rating buy sul titolo e tp di 18 euro per azione. In luce Diasorin (+6,23%), Finecobank (+2,72%) e Recordati (+2,38%).

Bene Unipol (+2,29% a 3,12 euro), promossa da Banca Imi da add a buy, con Tp che passa a 4,2 euro da 6,1. Contrastati gli industriali: Prysmian +3,5%, Ferrari +1,52%, Fca +1,05%, B.Unicem +0,89%, Stm +0,23%, Pirelli -0,33%, Cnh I. -0,67%, Leonardo Spa -1,22%.

Debole il comparto oil e oil service, con i prezzi del petrolio che trattano in netto calo poichè la mancanza di un obiettivo di crescita del Pil da parte della Cina ha alimentato le preoccupazioni sul danno economico derivante dal coronavirus: Saipem -1,21%, Eni -0,58%, Tenaris -0,29%.

In rosso S.Ferragamo (-2,5%) e Moncler (-2,07% a 31,23 euro). Su quest'ultima Jp Morgan ha ridotto il prezzo obiettivo da 32 a 30 euro, ribadendo il rating neutral.

Tra le mid cap, bene Piaggio (+4,5%), Marr (+4,31%) e Dovalue (+3,55%), mentre hanno chiuso in calo B.Cucinelli (-2,12%), Guala C. (-1,9%) e Cattolica Ass. (-1,89%). Da notare Sanlorenzo (+1,6%), dopo che ieri la societá ha confermato di stare valutando l'eventuale ingresso nel capitale sociale di Perini Navi, e allo scopo ha ottenuto dai soci Fenix, societá riferibile alla famiglia Tabacchi, e Lamberto Tacoli il riconoscimento di un periodo di esclusiva per porre in essere le opportune verifiche.

Sull'Aim, in rally Dhh (+23,81%), dopo che la societá ha approvato un reverse takeover con il gruppo Seeweb, uno dei principali cloud computing provider italiani.

cm

chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

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May 22, 2020 11:52 ET (15:52 GMT)

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