Il listino milanese accelera al rialzo e segna +0,7%, confermandosi comunque il peggiore tra le principali piazze europee (Parigi +1,47%, Francoforte +1,17%, Londra +1,14%) penalizzato dalla performance negativa di alcuni titoli.

Il sentiment del mercato resta positivo in scia alle riaperture delle economie dopo il lockdown e al trend in miglioramento sui contagi da Covid-19. Gli operatori restano concentrati su Bruxelles, dove la Commissione Europea dovrebbe presentare la proposta sul Recovery Fund.

Sul fronte dei dati macro, la fiducia dei consumatori francesi è scesa a 93 punti a maggio dai 95 di aprile, battendo il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano una lettura a 92 punti.

La fiducia delle imprese francesi, invece, è salita a 70 punti a maggio dai 68 di aprile. Il dato ha però deluso nettamente il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal che si aspettavano un rimbalzo piú consistente della lettura a 86 punti.

A piazza Affari, in evidenza il settore bancario con lo spread Btp/Bund che resta sotto quota 200 punti base a 199,671 pb in attesa della proposta della Commissione europea sul Recovery Fund: Unicredit 3,68%, Mediobanca +2,92%, Banco Bpm +1,75%, B.Mps +7,33%.

Focus su Ubi B. (+1,27%), il cui Cda ha deliberato l'avvio di un'azione volta ad accertare che, a causa dell'avveramento della condizione MAC di efficacia dell'offerta pubblica di scambio promossa da Intesa Sanpaolo (+2,58%) - determinato dalla pandemia Covid-19 - e della mancata tempestiva rinuncia di Intesa Sanpaolo a tale condizione, gli effetti della Comunicazione del 17 febbraio, effettuata da Intesa Sanpaolo ai sensi dell'articolo 102 del Testo Unico della Finanza, sono cessati, con tutte le relative conseguenze, incluso il venir meno della "passivity rule" in capo a Ubi.

Bene Fca (+4,22%), Pirelli (+3,08%), Cnh I. (+3,06%), B.Unicem (+0,58%), mentre perdono terreno Stm (-1,26%), Leonardo Spa (-0,38%) e ferrari (-0,44%).

In rosso Nexi (-6,7% a 14,28 euro), dopo che Mercury UK, societá posseduta dai fondi di private equity Bain, Advent e Clessidra e che è il maggiore azionista di Nexi con il 52,1% del capitale, ha ceduto ad investitori istituzionali, tramite un ABB, 55 milioni di azioni (8,8% del capitale) riducendo la propria quota al 43,4%. Banca Akros ha ridotto il rating del titolo a neutral da accumulate, con tp invariato a 13 euro per azione.

In forte calo anche Diasorin (-8,22% a 180,8 euro). Alla vigilia Jefferies aveva tagliato la raccomandazione su Diasorin a hold a underperform, con prezzo obiettivo alzato da 101 a 120 euro.

Tra le mid cap, in luce Rcs (+12,6% a 0,72 euro), dopo che, con riferimento al contenzioso relativo all'operazione che nel 2013 ha portato alla vendita e contestuale locazione del complesso immobiliare di Via Solferino/Via San Marco/Via Balzan a Milano, il Tribunale Arbitrale ha affermato la propria competenza a decidere sulle domande di Rcs (incluse quelle risarcitorie), respingendo tutte le relative eccezioni pregiudiziali e preliminari sollevate dall'acquirente; ha escluso l'invaliditá dei contratti con cui è stata conclusa l'operazione; ha rilevato che il comportamento dell'acquirente potrebbe dare luogo al risarcimento del danno in favore di Rcs.

Segue Ovs (+11,26% a 0,84 euro), che nell'anno che si è chiuso al 31 gennaio 2020 ha realizzato un utile netto rettificato di 57,7 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al dato dell'anno precedente pari a 55,2 mln euro. Kepler Cheuvreux ha confermato rating buy e prezzo obiettivo a 1,2 euro sul titolo.

Sull'Aim, denaro su A.Bardolla (+4,69%), che ha chiuso il 2019 con ricavi della capogruppo a 11,887 mln euro (+16% a/a).

cm

chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

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May 27, 2020 05:14 ET (09:14 GMT)

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