Mutui: facile.it, a maggio in Italia tassi fra più bassi
04 Giugno 2020 - 06:32PM
MF Dow Jones (Italiano)
A maggio in Italia i mutui registrano tassi fra i più bassi al
mondo.
E' quanto emerge da una indagine di facile.it secondo cui
nessuno tra gli Stati considerati per l'indagine batte l'Italia;
nel nostro Paese questo tipo di finanziamento è indicizzato con
Taeg tra 0,75% e 0,80% se fisso e fra 0,73% e 0,77% se
variabile.
L'Italia si assicura anche un secondo primato: è l'unico Paese
tra quelli analizzati dove, di fatto, la distanza in termini di
punti percentuali tra tasso fisso e variabile si è azzerata e, in
alcuni casi, il primo risulta addirittura più conveniente rispetto
al secondo.
In Europa, guardando al tasso fisso, si avvicinano ai valori
italiani solo la Francia, dove il mutuo viene indicizzato allo
0,80% e la Germania (0,83%). Fanno peggio, invece, alcuni Paesi
europei che, tradizionalmente, avevano tassi di interesse più
contenuti o comunque simili a quelli italiani: è il caso della
Spagna, dove il finanziamento è indicizzato all'1,20%.
Sempre restando entro i confini del Vecchio Continente, si vede
come le indicizzazioni del tasso fisso (considerando il TAEG)
vadano dall'1,40% della Danimarca, al 2,02% della Norvegia sino al
3,20% rilevato nel Regno Unito. Sebbene per queste due nazioni sia
stato possibile rilevare solo il Tan e non il Taeg, è evidente come
anche in Svizzera e in Grecia i mutuatari si trovino a pagare tassi
notevolmente maggiori e pari, rispettivamente, all'1,26% e al
4,82%. Anche rispetto al tasso variabile, in Europa, tra i Paesi
analizzati, nessuno fa meglio dell'Italia e le offerte rilevate
vanno dallo 0,80% della Spagna, fino al 3,10% del Regno Unito.
L'analisi di Mutui.it e Facile.it non si è fermata alla sola
Europa e ha verificato quali siano le condizioni applicate ai
finanziamenti anche in altre parti del mondo, considerando però,
come indice di riferimento rilevabile in ciascuna nazione, non il
Taeg, ma il Tan.
Guardando ai tassi fissi, gli indici variano dall'1,85% di
Singapore al 2,60% del Giappone, dal 3,24% del Canada al 4,65%
della Cina. Negli Stati Uniti, nonostante i valori siano scesi ai
minimi storici nelle ultime settimane, il fisso resta intorno al
3%, vale a dire sei volte quello italiano (0,50%). Guardando ai
tassi variabili, invece, si va dall'1,68% di Singapore al 2,10%
rilevato in Canada, dal 2,50% di Hong Kong al 2,69% dell'Australia.
Discorso a parte meritano economie emergenti come il Brasile o la
Russia; nonostante siano ancora nel pieno della Pandemia, i tassi
fissi rilevati, se paragonati a quelli italiani, risultano davvero
proibitivi; rispettivamente il 7,15% e il 10%.
"Uscendo dall'Unione Europea gli indici di riferimento che
determinano i tassi applicati ai mutui variano da zona a zona e
questo, in parte, spiega una situazione così disomogenea tra una
nazione e l'altra", commenta Ivano Cresto, responsabile mutui di
Facile.it. "Inoltre bisogna considerare che gli indici applicati
dalle banche tengono sempre conto dei tassi di riferimento della
zona, che cambiano in base alla moneta: per questo motivo tendono
ad essere più alti in quei paesi dove vi è una prospettiva di
crescita e inflazione maggiore e più contenuti nelle economie più
mature".
com/lab
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June 04, 2020 12:17 ET (16:17 GMT)
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