"Il Cda di Ubi Banca ha evidenziato come, considerati i diversi presidi posti dalla normativa, Intesa - in assenza di fusione - non potrebbe legittimamente imporre a Ubi Banca operazioni che violino i principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale della medesima e che contrastino con il suo interesse sociale, non potendo l'esistenza di un azionista di controllo, che intenda indirizzare la gestione della controllata, comportare l'abbandono del principio giuridico in forza del quale ogni società deve essere gestita dai propri amministratori perseguendo e tutelando l'interesse di tutti gli azionisti".

Lo scrive Ubi Banca in una nota in cui risponde ad affermazioni avanzate ieri da Intesa Sanpaolo in un comunicato a seguito del Cda che ha respinto l'offerta pubblica di scambio volontaria e approvato l'aggiornamento al Piano industriale.

"In particolare, nel caso in cui non venisse realizzata la fusione, Intesa non potrebbe legittimamente imporre a Ubi di dare corso alla cessione del ramo bancario a Bper e, conseguentemente, alla cessione dei rami assicurativi a UnipolSai".

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July 07, 2020 06:25 ET (10:25 GMT)

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