Concessioni autostradali e infrastrutture in fibra ottica sono alcuni dei settori sui quali Macquarie ha focalizzato la sua attenzione e non a caso oggi il gruppo è al centro di due dei dossier italiani più caldi del momento, quello di Autostrade per l'Italia e quello della rete unica tra Tim e Open Fiber.

Nel primo caso, scrive MF, pur avendo manifestato un interesse reale per Aspi, Macquarie ora non può fare ulteriori passi avanti. La spada di Damocle della possibile revoca della concessione contenuta nell'articolo 35 del decreto Milleproroghe impedisce qualsiasi azione, senza contare che manca un piano tariffario definito. Il fondo sarebbe pronto a entrare nella società, anche per aiutare a sostenere gli interventi sull'infrastruttura (stimati in almeno 1,5 miliardi all'anno fino a fine concessione) e avrebbe anche spiegato al governo che per tutelarsi dai rischi di cause civili, Atlantia dovrebbe conservare una qualche partecipazione nel capitale di Aspi, anche se il controllo passasse a Cdp. Fino a che non si sbloccherà la partita politica però, il fondo non potrà che rimanere uno spettatore. Il ruolo nella partita tra Tim e Open Fiber invece è più attivo. Macquarie ha messo sul tavolo una proposta (non binding) a Enel per una parte o per tutta la sua quota (del 50%) informando anche Cdp (l'altro azionista) del contenuto della sua offerta.

red/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

July 08, 2020 02:36 ET (06:36 GMT)

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